Milano, 28 giu. (askanews) – “Sui temi dei processi sostenibili di dissalazione, del diritto all’acqua potabile e di qualità per i cittadini delle isole minori e della tutela del mare, la Fondazione UniVerde e Marevivo hanno da sempre coinvolto le istituzioni per ottenere norme adeguate. Si tratta di una questione urgente di carattere sanitario e ambientale che deve trovare una soluzione”. Lo ha detto Alfonso Pecoraro Scanio, Presidente della Fondazione UniVerde, intervenendo ieri a Roma al convegno “Agenda 2030 e il diritto all’acqua delle Isole minori. Le alternative sostenibili per un rifornimento idrico di qualità e amico del mare” realizzato da Fondazione UniVerde, Marevivo, Città Metropolitana di Roma Capitale, con il patrocinio di Ancim – Associazione Nazionale Comuni Isole Minori.
“Sui temi dei processi sostenibili di dissalazione, del diritto all’acqua potabile e di qualità per i cittadini delle isole minori e della tutela del mare, la Fondazione UniVerde e Marevivo hanno da sempre coinvolto le istituzioni per ottenere norme adeguate – ha aggiunto Pecoraro Scanio -. Si tratta di una questione urgente di carattere sanitario e ambientale che deve trovare una soluzione. Occorre una regolamentazione chiara e univoca sulla diffusione e sulla gestione dei dissalatori a terra e direttive più stringenti sugli scarichi di salamoia sulla costa, altamente inquinanti. L’ipotesi di adottare dissalatori mobili marini rappresenta una valida risposta sia al consumo di suolo da parte degli impianti fissi che alla necessità di tutelare flora e fauna marina. Questo è il senso dell’iniziativa di oggi e dell’appello che rivolgiamo a Governo e Parlamento per una efficace funzione di indirizzo, realizzando una Valutazione Ambientale Strategica ma anche per sostenere un’innovazione tecnologica ‘made in Italy'”, ha concluso il presidente della Fondazione Univerde.