Milano, 26 giu. (askanews) – Un confronto tra il Governo, la Regione Lombardia e gli assessori provinciali in una logica di ‘sistema’ sul tema del turismo. Questo il senso primo del confronto avuto oggi a Palazzo Lombardia tra il ministro del Turismo, Daniela Santanché, e gli assessori del settore. Un appuntamento promosso da Barbara Mazzali, titolare regionale delle deleghe a Turismo, Moda, Design, Marketing territoriale e Grandi Eventi. “Le istituzioni, a ogni livello, Comuni, Province, Regioni e Governo, devono lavorare insieme, ciascuno con le proprie competenze, perché la sfida del turismo si può vincere solo se siamo uniti”, ha esordito Santanché. Ricordando che “nel 2000 l’Italia era sul podio dell’attrattività turistica mondiale, mentre oggi siamo al quarto posto”, il ministro ha esortato le regioni a ‘fare rete’.
Dal ministro è, quindi, giunto un plauso alla Lombardia: “I dati sono veramente eclatanti: sugli oltre 68 milioni di turisti previsti per l’estate in Italia, 7,4 milioni hanno scelto la Lombardia, dove è in crescita anche la spesa generata dai visitatori per il periodo giugno-settembre (7,8% rispetto al 2022) e il tempo di permanenza (3-4 notti). Questo vuole dire – ha detto Daniela Santanchè rivolgendosi ai presenti – che tutti voi avete lavorato bene, la strada è faticosa per tornare sul podio mondiale, ma questa è la strada giusta”.
Da parte sua, l’assessore Mazzali ha rilanciato la stessa logica di unità rispetto alle province lombarde invitate a coordinarsi sotto una regia regionale: “È fondamentale che le province lombarde si iscrivano al portale regionale ufficiale ‘InLombardia’, che lavora in stretta connessione con quello nazionale o comunque indicando al mio assessorato il proprio ‘patrimonio turistico’, per ottenere visibilità e per poter anche essere inseriti nella Carta del Turista della Lombardia, con ulteriori vantaggi”. Il confronto governo-Lombardia ha incluso temi quali affitti brevi, destinazione della tassa di soggiorno, Carta del turista della Lombardia e nuove risorse al settore.
“Quando si va all’estero – ha quindi aggiunto il ministro Santanchè – la promozione deve essere italiana, perché noi abbiamo un elemento competitivo che è fortissimo rispetto agli altri: abbiamo il terzo marchio più famoso al mondo, il ‘Made in Italy'”. Allora, ha proseguito, “non si può andare nel mondo in ordine sparso, ma bisogna farlo sotto il comune ‘ombrello’ italiano, il Padiglione Italia, che fa da contenitore a tutte le Regioni con le loro specificità”. Strategia diversa sul fronte del mercato domestico, ha precisato Santanché, “dove la promozione prima deve essere invece focalizzata sulle peculiarità delle Regioni, che a volte gli stessi italiani non conoscono. Penso a tante splendide valli e i borghi della Lombardia, dove si produce il 90% di apprezzatissimi prodotti enogastronomici di questa regione”.