Roma, 25 giu. (askanews) – E’ il momento di “agire, anche nei luoghi di lavoro e con le imprese. Non escludiamo nulla, consapevoli che non è che uno sciopero generale risolve tutti i problemi”. Lo ha detto il leader della Cgil, Maurizio Landini, a “Mezz’ora in più”, sottolineando che “una situazione di questo genere non è più tollerabile” perché “la gente che lavora non ce la fa più”.
Landini ha aggiunto che “i diritti, come quello alla salute, non sono più garantiti. Questa situazione va cambiata, bisogna ribellarsi e mettere in campo delle iniziative”. Parlando della manifestazione di ieri a Roma, Landini ha affermato che “abbiamo riscontrato una voglia, una domanda di cambiare le cose. Tra maggio e giugno abbiamo fatto diverse manifestazioni e abbiamo visto una partecipazione molto forte. Abbiamo fatto tantissime assemblee. La gente si sente da sola, non si sente ascoltata e chiede di essere rappresentata e di cambiare questa situazione. La domanda che abbiamo raccolto è importante”.
La novità della piazza di ieri “è che non c’era solo il sindacato, ma c’erano quasi un centinaio di associazioni che assieme a noi dicono che oggi è venuto il momento di produrre un cambiamento vero. Metà del Paese non va più a votare e non si sente più rappresentata da nessuno. Mi lamento di una cosa molto precisa. Questo Governo ha una maggioranza nel Parlamento, cosa che negli ultimi 10 anni non è avvenuta. Ma non accetta di mediare le scelte che assume e non riconosce alle organizzazioni sindacali il ruolo di un soggetto che può negoziare e con cui trovare delle mediazioni. Noi dobbiamo recuperare una forza soprattutto verso le nuove generazioni. L’azione che dobbiamo mettere in campo è ricostruire una rappresentanza”.