Roma, 16 giu. (askanews) – Negli scorsi giorni l’Ambasciatore d’Italia a Pechino, Massimo Ambrosetti, si è recato in visita alla tomba di Matteo Ricci, che si trova a Pechino al cimitero Zhalan, ora sede dell’Istituto dell’Amministrazione di Pechino.
L’Ambasciatore italiano ha ricordato “la straordinaria figura di Matteo Ricci, insignito del titolo onorifico “Xitai”, “Maestro del Grande Occidente”, a testimonianza della dimensione intellettuale del suo operato e della profonda stima di qualificati esponenti delle élite cinesi verso uno dei primi europei che ha saputo capire ed interpretare la cultura dell’Impero di Mezzo.
Il gesuita italiano – ha ricordato l’Ambasciatore Ambrosetti- è considerato un precursore del dialogo interculturale: è stato uno dei primi esempi di ponte tra la cultura cinese e quella occidentale e ha dimostrato come la cultura – sia scientifica che letteraria – possa rappresentare un potentissimo strumento di diplomazia per creare occasioni di dialogo e di scambio.”
All’interno del suo imponente lavoro di mediazione culturale tra le due civiltà si inserisce l’opera “Il palazzo della memoria”, uno dei contributi più straordinari che permise al noto scienziato di introdurre la disciplina della mnemotecnica nella Cina della Dinastia dei Ming. Il “palazzo della memoria” costituisce una mappatura virtuale e mentale di conoscenza, sapientemente costruita ad hoc dal maestro gesuita ad uso degli studenti cinesi che dovevano superare l’esame mandarinale. Matteo Ricci aveva intrapreso lo studio della mnemotecnica presso il Collegio Romano, facendo suoi gli insegnamenti dei grandi maestri classici, a partire dai quali rielaborò una propria metodologia.
Il professor Paolo Sabbatini, dirigente emerito dell’area promozione culturale del Ministero degli Affari Esteri italiano, ha dedicato molti anni della sua vita a cercare di ricostruire l’intero “palazzo” di Matteo Ricci e ne ha proposto una ricostruzione alla conferenza “Il palazzo della memoria di Matteo Ricci”, tenutasi negli stessi giorni presso l’Istituto Italiano di Cultura di Pechino. ”