Roma, 15 giu. (askanews) – Stop alla “Bresaola di seitan”, ala “Bistecca di tofu” e al “Prosciutto veg”. la Lega ha presentato una proposta di legge contro l’uso di nomi riferiti alla carne o agli insaccati per pubblicizzare prodotti a base di proteine vegetali. “Ben l’80% dei prodotti vegetali utilizza definizioni simili”, spiega in una nota il deputato della Lega e presidente della commissione Agricoltura Mirco Carloni, primo firmatario della proposta di legge in materia di denominazione dei prodotti alimentari contenenti proteine vegetali.
Per la Lega “ci vogliono regole chiare. Le produzioni zootecniche italiane vanno tutelate da chi vuole offrire alternative di consumo, sfruttandone nomi e notorietà. Questi prodotti sono ottenuti mediante la lavorazione di vegetali che vengono macinati, mischiati, arricchiti con aromi e addensanti e non hanno nulla a che fare, dal punto di vista nutrizionale, con i veri prodotti della zootecnia”.
“Nulla da discutere su chi vuole cibarsene o scegliere tale alimentazione – continua – ma il consumatore deve essere correttamente informato e non ingannato, e va favorita la giusta concorrenza”. La proposta di legge ha quindi come obiettivo quello “di ripristinare le corrette condizioni di mercato tra tutti gli operatori del settore alimentare: prodotti completamente diversi devono essere indicati con nomi del tutto differenti. Sembrerebbero banalità, ma non vorremmo sia un viatico per chi vorrebbe farci nutrire di cibo sintetico, dicendoci che è come quello naturale”.