Roma, 15 giu. (askanews) – Il trattamento e le innovazioni che segneranno il futuro della gastroenterologia sono al centro del convegno internazionale “New challenges in Gastroenterology”, in apertura domani all’NH hotel di Palermo fino al 17 giugno. La due giorni è stata presentata nella sede dell’Assemblea regionale siciliana, da Ambrogio Orlando, direttore della IBD Unit della Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti “Villa Sofia-Cervello” di Palermo, responsabile scientifico del convegno, e Roberto Di Mitri, direttore dell’Unità di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva dell’ARNAS Ospedale Civico di Palermo, co-responsabile scientifico. Gli interventi, introdotti dalla giornalista scientifica, Maria Grazia Elfio, sono stati preceduti dai saluti del Presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gaetano Galvagno, del Direttore Generale del Dipartimento della Panificazione Strategica presso l’Assessorato alla Salute della Regione Sicilia, Salvatore Iacolino, e del sindaco di Palermo, Roberto Lagalla. A partecipare, anche i commissari straordinari dell’azienda Ospedali Riuniti Villa Sofia Cervello, Walter Messina, e dell’ARNAS Ospedale Civico, Roberto Colletti. La scelta di dare appuntamento ai maggiori esperti regionali, nazionali e stranieri di gastroenterologia nel capoluogo siciliano non è casuale, sottolinea la nota di presentazione dell’evento. In Sicilia sono numerose le strutture di eccellenza e sono presenti,unico esempio a livello nazionale, tre reti assistenziali dedicate: quella per le Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (SN-IBD Sicilian Network Inflammatory Bowel Disease), avviata oltre dieci anni fa per rispondere alle esigenze dei pazienti, che proprio nella Regione registrano fra i più alti tassi in termini di incidenza e prevalenza, la rete epatologica e la rete per le emergenze gastroenterologiche recentemente istituita. Le sessioni del convegno intendono coprire tutti gli ambiti di ricerca e innovazione nel settore: dal tratto gastrointestinale superiore al pancreas, dalle malattie epatiche alle infiammatorie croniche intestinali, dal microbiota intestinale alle patologie del piccolo e grande intestino fino all’endoscopia. Resa emergente dalla crescente resistenza a trattamenti antibiotici precedentemente efficaci, è l’infezione da Helicobacter pylori a cui è dedicata, in parte, la prima sessione sul tratto gastrointestinale superiore. Per il pancreas, le novità riguardano le pancreatiti croniche di varia etiologia e, in particolare, le terapie che possono dare un supporto nella gestione clinica di queste patologie, attraverso le nuove formulazioni farmacologiche, come gli alti dosaggi di enzimi pancreatici, ed eventualmente il trattamento endoscopico di supporto. La sessione sul fegato verrà sviluppata per la quasi totalità dai docenti dal centro di Gastroenterologia ed epatologia dell’Università di Palermo, diretto dai professori Calogero Cammà e Vito Di Marco. Se per il trattamento delle malattie croniche epatiche di origine virale sono stati compiuti passi da gigante grazie ai nuovi farmaci antivirali, per le patologie epatologiche legate alla sindrome metabolica, vale a dire la steatosi e la steatoepatite, assistiamo a una crescita dell’emersione di casi. In futuro sarà quindi necessario considerare come l’alimentazione scorretta, la scarsa attività fisica, e l’eccesso ponderale comporteranno la diffusione della sindrome metabolica che può manifestarsi anche con le malattie epatiche. Una delle sfide che riguardano da vicino l’Italia è la crescita dell’incidenza e della prevalenza delle Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (MICI). Oggi si stima che queste patologie abbiano un’incidenza intorno ai 10-15 nuovi casi su 100mila abitanti l’anno. Il dato tuttavia è sottostimato e si ipotizza che in Italia i pazienti siano oltre 280mila, di cui almeno 20 mila in Sicilia. L’esordio delle MICI può avvenire a qualsiasi età, ma il picco di prevalenza si registra nella fascia fra i 20 e i 40 anni. Novità anche dalla sessione dedicata al ruolo della flora batterica intestinale: è possibile che in un futuro non troppo lontano l’influenza del microbiota possa entrare nel management di alcune malattie gastrointestinali, sottolineano i gastroenterologi. Nella sessione sulle patologie del piccolo e grande intestino, ci sarà un aggiornamento sulla terapia medica del cancro colon-retto, inoltre, si parlerà dei farmaci per il trattamento della malattia celiaca e dell’intestino irritabile. Nell’ultima sessione dedicata alla endoscopia digestiva, sarà affrontato il tema dell’innovazione tecnologica. A partire dall’introduzione dell’intelligenza artificiale che gioca un ruolo nello screening e nell’individuazione delle lesioni precoci che conducono al cancro del colon, ma anche alla sua applicazione in endoscopia.