Roma, 15 giu. (askanews) – In Emilia-Romagna “ci sono risorse per circa 1,8 miliardi spese o che stiamo per spendere per gli interventi di estrema urgenza e che di fatto non hanno alcuna copertura da un punto di vista finanziario: gli enti si stanno impegnando senza avere coperture finanziarie. E noi speriamo nelle prossime settimane di iniziare a dare anche i primi indennizzi e risarcimenti alle famiglie e alle imprese”. Lo ha detto Michele De Pascale, sindaco di Ravenna e presidente dell’Upi, arrivando a Palazzo Chigi per il tavolo sull’alluvione in Emilia-Romagna, presieduto dal ministro Nello Musumeci.
“Il tema – ha aggiunto – è: da un lato una quantificazione che ci era stata chiesta nella scorsa riunione e la Regione ha raccolto tutti i dati. Fatto questo, l’operatività puà essere resa solo dal commissario alla ricostruzione. La settimana scorsa non ci erano state risposte su questo, oggi speriamo di averne perchè la mole di opere da realizzare, la mole di indennizzi da dare a cittadini e imprese e la necessità di derogare a molte norme rende necessario nominarlo subito, né tra sei mesi né tra un anno”.
Come ha sottolineato Enzo Lattuca, sindaco di Cesena e presidente della Provincia di Forlì-Cesena, “ci sono 100 comuni interessati da esondazioni di fiumi e/o frane, 70 mila abitazioni coinvolte e migliaia di imprese. I danni sui beni pubblici, con un margine di errore del 10%, ammontano a 4,5 mld, 1,8 mld servono subito per l’emergenza”.