Venezia, 14 giu. (askanews) – Come a ogni inizio estate, in molti cittadini si diffonde la paura delle malattie trasmesse da vettori, come zecche e zanzare (in particolare la west nile, che negli scorsi anni ha creato numerosi allarmi). Un fronte che la Regione Veneto intende presidiare con la massima attenzione. Su input dell’Assessore alla Sanità Manuela Lanzarin, attraverso la Direzione Prevenzione, è stata infatti attivata un’articolata serie di iniziative e di piani per fronteggiare il presentarsi, come ogni estate, di queste malattie.
“Prevenzione, approccio integrato, sorveglianza, tempestività diagnostica, tutela dell’ambiente e comunicazione- fa presente la Lanzarin – sono alcuni dei punti cardine della strategia che abbiamo individuato per contrastare il fenomeno della diffusione delle arbovirosi. La Regione Veneto ha aggiornato il Piano Regionale di lotta alla diffusione dei virus trasmessi dalle zanzare e dalle zecche con la delibera 389 del 7 aprile 2023 (“Linee operative per la sorveglianza e il controllo delle Arbovirosi nella Regione Veneto – Anno 2023”) e il “Piano regionale per il controllo delle zanzare nelle aree urbane nella Regione del Veneto (PRZV) – Anno 2023″, dopo aver condiviso tutte le linee di lavoro con il Tavolo Intersettoriale Regionale”.
Obiettivo principale della sorveglianza è la malattia legata a West Nile, il virus trasmesso dalle zanzare epidemiologicamente più rilevante, presente in maniera diffusa e stabile dal 2008 nel territorio regionale. Questo virus causa una infezione che decorre in gran parte in maniera asintomatica. Nel 20% dei casi si manifesta con febbre, mal di testa, dolori articolari. In alcuni casi può comportare il coinvolgimento del sistema nervoso centrale con conseguenze anche gravi, in particolare per i soggetti anziani e fragili. L’identificazione rapida della circolazione del virus è inoltre fondamentale a garantire la sicurezza delle trasfusioni e dei trapianti.