Roma, 6 giu. (askanews) – Il gigante taiwanese dei chip TSMC ha l’ambizione di essere un elemento di stabilizzazione nelle relazioni tra Stati uniti e Cina, che sono particolarmente deteriorate anche a causa del rischio di interruzione delle filiere di approvvigionamento, con il tema dei semiconduttori al centro. Lo ha detto il presidente della Taiwan Semiconductor Manufacturing Co. Mark Liu nell’odierna assemblea annuale, sostenendo che anzi l’azienda può svolgere un ruolo “vitale” nel migliorare le relazioni tra le due potenze.
Il presidente di TSMC ha affermato che, se l’industria dei chip di Taiwan nel suo complesso – la seconda più grande al mondo per fatturato dopo gli Stati Uniti – continuerà a prosperare, avrà un effetto positivo sulla geopolitica. “Se la Cina e gli Stati Uniti pensano entrambi di non poter vivere senza TSMC e i nostri chip, TSMC e l’industria dei chip di punta di Taiwan possono, a loro volta, svolgere un ruolo fondamentale nello stabilizzare la tensione tra Stati Uniti e Cina”, ha detto Liu agli azionisti durante la riunione generale annuale della società.
Le sue osservazioni vengono dopo la recente vendita da parte dell’investitore veterano statunitense Warren Buffett della sua partecipazione in TSMC, citando le tensioni geopolitiche come causa nella mossa a sorpresa.
TSMC ha aggiunto che, secondo il proprio sondaggio tra i clienti, la fiducia dei clienti nell’azienda sta aumentando. “Il CEO di Nvidia, Jensen Huang, ha affermato che la produzione di chip con TSMC è perfettamente sicura, il che dimostra la fiducia dei nostri clienti in noi”, ha affermato Liu. “Non vale la pena ascoltare solo i politici su questo”.
TSMC ha anche confermato che sta ancora lavorando con i clienti per espandere la produzione negli Stati uniti, in Giappone e in Cina. Il produttore di chip ha anche assicurato che si sta procedendo sulla costruzione del suo primo impianto di chip in Germania, nonostante i continui negoziati sui sussidi e le valutazioni delle condizioni di lavoro e della catena di fornitura locale.
Nonostante l’internazionalizzazione della produzione, tuttavia TSMC intende mantenere la sua capacità produttiva più avanzata a Taiwan. Il CEO C.C. Wei ha spiegato che la “maggior parte della nostra capacità produttiva peri 3 nanometri e, in futuro, per i 2 nm e 1,4 nm sarà ancora a Taiwan”.
Attualmente i chip più avanzati sono costruiti con tecnologia a 3 nm. Solo TSMC, Samsung e Intel sono in grado di realizzare chip così all’avanguardia.
Liu ha aggiunto che anche TSMC sta godendo di una forte spinta dall’intelligenza artificiale. La società ha ricevuto ordini urgenti per la produzione di chip per le esigenze di intelligenza artificiale generativa, ad esempio per gestire i data center che abilitano il popolarissimo chatbot ChatGPT, ha affermato: “Ci stiamo affrettando ad aumentare la nostra capacità di confezionamento di chip avanzati, principalmente per soddisfare anche la domanda di chip per l’IA generativa”.
Il presidente ha affermato di aspettarsi che in futuro l’intelligenza artificiale non sarà confinata ai data center, ma sarà anche in grado di funzionare su dispositivi “edge” come smartphone e personal computer.