Roma, 4 giu. (askanews) – In Italia esiste il problema della crescita dimensionale delle imprese e del riequilibrio della loro struttura finanziaria. Un maggior ricorso al mercato dei capitali riduce la loro rischiosità generando un impatto immediato in termini di miglioramento del rating. Questi i messaggi del direttore genedell’Abi, Giovanni Sabatini, nel suo intervento al Festival dell’economia in corso a Torino.
“Un’equilibrata composizione delle fonti di finanziamento delle imprese può contribuire a favorire un’accelerazione del potenziale di crescita delle imprese. L’utilizzo di capitale azionario, data la natura di lungo periodo – ha spiegato Sabatini – consente ad esempio di sostenere investimenti e piani di sviluppo a lungo termine, che riguardano anche attività immateriali, come ad esempio quelle in R&S o innovazione, fondamentali per aumentare la competitività sui mercati e per migliorare la produttività”.
Un maggior ricorso al mercato dei capitali, ha quindi precisato il direttore dell’Abi “riduce il grado di leva finanziaria delle aziende e quindi la loro rischiosità, generando un impatto immediato in termini di miglioramento del rating aziendale. Ciò si riflette positivamente sulla capacità di ottenere più credito e a migliori condizioni, elementi che innescano un circolo virtuoso per cui migliori rating delle aziende riducono la pressione sul capitale regolamentare delle banche, allargando gli spazi di manovra a sostegno dell’economia”.