Pescara , 1 giu. (askanews) – “Serve una nuova cultura dell’infanzia e dell’adolescenza, che deve diventare la cultura del presente. Bisogna impegnarsi per una migliore qualità della vita, che dovrà essere monitorata, per un futuro dell’infanzia, che abita questo mondo”. Lo ha affermato la vicedirettrice di Rai Kids, Mussi Bollini, in occasione di Cartoons On The Bay, al via da oggi a Pescara. Ospite del panel “Unicef: i diritti dei bambini non vogliono emergenze”, insieme al portavoce di Unicef Italia, Andrea Iacomini, Mussi Bollini, da anni protagonista da dirigente e autrice della tv dei ragazzi, ha rimarcato l’importanza di tenere sempre viva la Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia, firmata nel 1989 e che rappresenta lo strumento normativo internazionale più importante e completo in materia di promozione e tutela dei diritti dell’infanzia. “Oggi tutti gli Stati hanno firmato questa Convenzione”, ha ricordato Andrea Iacomini di Unicef Italia, che prosegue: “Non ci sono trattati come questo. Eppure, è il trattato più violato. Per questo l’animazione assume un ruolo fondamentale. In questi 23 anni abbiamo camminato insieme con Cartoons On The Bay. L’impegno è di realizzare insieme per la prossima edizione, quando festeggeremo cinquant’anni, un cartone o qualcosa di bello da presentare in questa manifestazione, che ripercorra questo percorso da sempre al fianco dei bambini dimenticati”.
Mussi Bollini, da poco nominata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri come componente dell’Osservatorio Infanzia e Adolescenza, ha aggiunto che “oggi ci sono troppi bambini invisibili che avrebbero diritto di crescere e diventare persone adulte. La Convenzione è composta da 53 articoli, che andrebbero imparati a memoria”. “Come Rai Kids oggi, ma più in generale nella mia attività nella tv dei ragazzi”, prosegue Mussi Bollini, “collaboriamo con Unicef da oltre 30 anni, da quando è stata ratificata la carta in Italia. Ricordo la serie che realizzammo su questo tema con l’allora dirigente Rai Paola De Benedetti e con il supporto di varie case produttrici. Il tema dei diritti dei bambini è sempre stato al centro e lo è tuttora. Anche durante la pandemia Covid siamo riusciti ad andare in onda in diretta e a essere collegati con i bambini per continuare a stare loro vicini. Unicef è sempre stata disponibile. Una nuova cultura dell’infanzia e dell’adolescenza deve diventare la cultura del presente. Bisogna impegnarsi per una migliore qualità della vita, che dovrà essere monitorata, per un futuro dell’infanzia, che abita questo mondo”.