Milano, 1 giu. (askanews) – La Galleria BPER Banca si presenta per la prima volta a Milano con una mostra d’arte contemporanea sul lavoro di Fabrizio Dusi, presentata nei locali della Banca Cesare Ponti in piazza Duomo, e intitolata “All that glitters is not gold”, ossia non è tutto oro quello che luccica. “Cerco di fotografare la società per come la vedo io – ha detto l’artista ad askanews – ma cerco di fare che sia un’immagine di ciò che mi circonda. Poi lo filtro e lo trasporto in questo caso su questo materiale che è la coperta isotermica, e la novità così come il valore aggiunto di questo progetto è proprio questo materiale dorato, che si lega perfettamente al titolo ed è un materiale molto simbolico, che rappresenta il bisogno di aiuto che hanno le persone e la società contemporanea”.
Le opere sono esposte sia all’interno della banca private del gruppo BPER sia affacciate verso la città, in modo da essere visibili anche dall’esterno. E per la banca la scelta della location è anche un modo per ricordare l’importanza dell’arte e della cultura nella vita di tutti i giorni. “È Una mostra – ci ha spiegato Sabrina Bianchi, responsabile del patrimonio culturale di BPER Banca – che abbiamo scelto di collocare all’interno di questi spazi, che sono spazi tradizionali, spazi secolari, abbinandoli a tematiche di estrema attualità: la comunicazione, la parola, l’utilizzo della parola e quindi la possibilità di una riflessione tramite l’arte. Rendere disponibile un patrimonio culturale che sia nostro, oppure stimolare una riflessione tramite un artista come Fabrizio Dusi rientra nelle nostre linee guida, in particolare in questo caso della Corporate Collection della banca”.
L’intensità del lavoro di Dusi sta nel suo essere sociale, nel suo sottolineare l’importanza dell’avvicinarsi agli altri, nell’idea di dialogo. “Il luccichio è tutto ciò che sta all’esterno e infatti è ben rappresentato dalle opere di Fabrizio Dusi – ha detto la curatrice della mostra, Giorgia Ligasacchi – il vero oro lo si scopre entrando in banca”.
“Chiunque di noi in questa società complessa – ha concluso Dusi – ha bisogno di una coperta di Linus in un certo senso”. La mostra resta aperta al pubblico fino al 15 ottobre.