Roma, 30 mag. (askanews) – L’ambasciatrice degli Stati Uniti in Germania, Amy Gutmann, ha fatto visita nella piccola città bavarese di Feuchtwangen per inaugurare le “Stolpersteine”, o “Pietre d’inciampo”, che portano il nome della sua famiglia ebrea, tra cui il padre Kurt Gutmann, obbligata a fuggire dalla Germania durante l’Olocausto.
La diplomatica stessa, assieme all’artista delle pietre d’inciampo Gunter Demnig, ha posato i “sampietrini” della sua famiglia.
“Non crollerò – esordisce visibilmente commossa nel suo intervento – Con una grande lungimiranza per un giovane di 23 anni, Kurt Gutmann, mio padre, ha riconosciuto la follia che stava attraversando la sua patria”.
Il padre era un giovane rifugiato ebreo di Feuchtwangen. Secondo l’ambasciatrice con queste pietre si è chiuso “il cerchio che va dal trauma all’omaggio”.
L’artista tedesco, ideatore delle Stolpersteine, Gunter Demnig:
“Le mie 100.000 pietre sono così piccole, ma forse un giorno saranno 200.000. Rimarranno sempre un simbolo. Penso che questo simbolo sia molto importante”.