Roma, 29 mag. (askanews) – Due pozzi sotterranei in cemento armato da cui partiranno 328 tiranti, 12.970 metri lineari in totale, per rinforzare sismicamente tutta la collina del borgo di Arquata del Tronto. Questa la soluzione innovativa per il centro storico di uno dei Comuni più gravemente colpiti dal terremoto del 2016 emersa grazie allo studio condotto dalla Fondazione Eucentre per l’Ufficio speciale per la ricostruzione delle Marche.
Gli esiti dello studio sono stati illustrati nell’area sociale della frazione di Pretare insieme al Commissario Straordinario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido Castelli, al Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, al sindaco Michele Franchi. Presenti anche l’assessore regionale Andrea Maria Antonini, Gian Michele Calvi (Direttore Scientifico di Eucentre), Marco Trovarelli (Direttore dell’Ufficio Speciale Ricostruzione Marche), Massimo Conti (Presidente Federazione Ingegneri Marche), Alberto Romagnoli (CNI Delegato Sisma) e Stefano Babini (consulente dell’USR Marche e Presidente Ordine Ingegneri Provincia di Ascoli). Sulla base della ricerca di Eucentre e degli studi di approfondimento dell’Università di Pavia e dell’Università degli Studi G. D’Annunzio di Chieti-Pescara, l’Usr ha realizzato il progetto di fattibilità tecnica ed economica, che indica tutte le azioni necessarie per la realizzazione delle opere a sostegno della nuova Arquata del Tronto.
Il primo passaggio sarà la messa in sicurezza della strada provinciale e della strada di accesso al paese, consolidan done le strutture anche attraverso micropali verticali e inclinati. Saranno poi realizzati terrazzamenti, con muri a sostegno di ampie platee orizzontali. Su questo complesso sistema saranno ricostruite in sicurezza le case. (segue)