Venezia, 24 mag. (askanews) – Centoventidue nuove attività aperte nel centro storico di Venezia, novanta nell’area sotto tutela, qui le attività cessate nell’ultimo anno sono state solo tre. Artigianato, commercio di qualità, arte, ma anche arredamento e design, gioiellerie e librerie. Sono i numeri della cosiddetta delibera antipaccotiglia a un anno dalla sua approvazione: era il 26 aprile 2022 quando in accordo con la Regione Veneto e la Soprintendenza, sentito il ministero della Cultura, entrò in vigore il provvedimento che stabilisce luogo e tipologia per l’apertura dei nuovi esercizi commerciali, con l’elenco preciso dei codici Ateco consentiti.
“Un provvedimento che ci ha consentito di intervenire contro la piaga degli ‘apri e chiudi’ di attività di vendita di oggetti di scarsa qualità, bloccando quelle che alimentano furbescamente l’evasione fiscale facendo concorrenza sleale nei confronti di chi rispetta le regole”. Lo ha ribadito oggi l’assessore alle Attività produttive Sebastiano Costalonga illustrando a Ca’ Farsetti gli effetti della delibera a un anno dalla sua approvazione.
Il nuovo regolamento del commercio nel Centro storico di Venezia, le cui misure sono volte alla tutela e valorizzazione del patrimonio culturale di alcune aree del centro, richiama gli obiettivi prioritari quali la tutela dei caratteri ambientali e del tessuto storico della Città Antica e quindi la tutela dell’identità socio-culturale dell’insediamento veneziano, assicurando continuità al rapporto tradizionale della popolazione insediata con l’ambiente lagunare e ai connotati impressi nella città antica durante il corso della storia, come condizioni della sua qualità e della sua positiva fruizione.