Roma, 23 mag. (askanews) – “Non abbiamo mai interpretato l’autonomia come una secessione, non abbiamo mai avuto disegni secessionisti: abbiamo sempre inteso che i padri costituenti siano stati chiari fin dall’origine”. Lo ha detto il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia (Lega), nel corso della sua audizione in commissione Affari costituzionali al Senato, nel quadro dell’esame del ddl Calderoli sull’autonomia regionale differenziata.
“Trovo improprio – ha affermato – il continuo riferimento al Titolo V, è stata una specificazione del processo dell’autonomia ma se andiamo a leggere la Costituzione repubblicana del primo gennaio del 1948 è una costituzione assolutamente federalista, ma non poteva non essere così. Negli stessi giorni, negli stessi mesi, nel dopoguerra, la Germania scriveva la sua costituzione. E i padri costituenti hanno interpretato che l’unità nazionale passava attraverso un modello federalista, tanto vero che lo stesso Einaudi nel presentare la Costituzione nel dicembre del ’47 disse: ‘dovremo dare a ognuno l’autonomia che gli spetta’”.
“Noi – ha rivendicato Zaia – fondamentalmente abbiamo sempre fatto tutto in maniera rispettosa della legge, della massima legge che è la Costituzione”.