Roma, 19 mag. (askanews) – Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della fondazione Univerde ricorda che, ricorda, da ministro dell’ambiente finanziò 1000 cantieri contro frane e dissesto idrogeologico destinandoci tra l’altro i fondi tagliati al Ponte sullo stretto e oggi, rilancia:” Basta tenere bloccati e fondi per la sicurezza del territorio. Il governo avvìi un piano per 10.000 cantieri contro il dissesto idrogeologico, per decementificare e rinaturalizzare aree vicine a fiumi e torrenti a rischio, per interventi sulle frane e per creare invasi utili anche contro la siccità . Da anni le proposte di adattamento ai cambiamenti climatici sono note ma non attuate . E poi riprendiamo la proposta di Marco Pannella che da anni rilancio invano del geologo comunale che segua la salute del territorio . Infine servono sistemi di allerta più veloci e capillari che prevedano anche un allarme su tutti i cellulari per avvisare le popolazioni dei rapidi cambiamenti meteo come avviene già nei paesi che convivono con i cicloni”.