Milano, 19 mag. (askanews) – “Il problema delle liste di attesa” per le prestazioni sanitarie in Lombardia “non è economico, ma organizzativo. Entro fine anno i cittadini lombardi avranno un sistema di prenotazione unico, dove potranno prendere appuntamenti scegliendo l’ora il giorno e il luogo in cui fare la visita”. Lo ha detto l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, nel corso dell’evento Salute Direzione Nord al Palazzo delle Stelline.
“L’agenda unica già esiste, ma non è quello che serve ai cittadini. L’agenda unica mette gli operatori in condizione di vedere quali sono lei possibili alternative presenti sul territorio. Noi vogliamo che questa possibilità sia data direttamente ai cittadini”, ha aggiunto Bertolaso.
“Naturalmente poi bisognerà mettere le strutture sanitarie nelle condizioni di rispondere a questa domanda. Ed è lì che c’è un problema di soldi, non tanto di disponibilità, ma di riconoscimento del lavoro svolto. Se sono un cardiologo e devo fare una visita non posso avere un compenso di 22 euro. Quindi bisogna mettere più soldi per i nostri medici e soprattutto per i nostri infermieri: uno stipendio di 1.500 euro per un infermiere è un insulto alla dignità della persona”, ha aggiunto ricordando però che la libertà di intervento delle Regioni in tema di retribuzione del personale sia limitata dalle ripartizioni delle competenze tra Stato e Regione.
Quanto ai medici di medicina generale per Bertolaso “vanno riorganizzati e motivati, perché rappresentano un valore importante, ma bisogna anche dare maggiori responsabilità e avere idee chiare sui ruoli che devono avere, perché il ruolo dei medici di famiglia è destinato a cambiare”.
L’assessore al Welfare ha infine negato di avere criticato ieri la riforma sanitaria in commisisone sanità: “Io sono appena arrivato, ho una legge regionale da applicare, l’ho esaminata e alcuni aspetti sono assolutamente validi. Ognuno deve portare la propria esperienza e la propria conoscenza come contributo a quelli che sono i problemi sanitari. C’è qualcosa da sistemare ed è mio compito proporre modifiche per far funzionare la sanità di questa regione. Non ho fatto alcuna polemica” ha detto.
“C’è chi dice che le migliori strutture sanitarie in alcune zone d’Italia siano gli aeroporti che vengono utilizzati per venire a curarsi in Lombardia, quindi, evidentemente visto che non siamo noi a dirlo, ma sono i diretti interessati, evidentemente qualcosa di vero c’è. Sono i numeri che parlano, circa 200mila italiani vengono da ogni regione d’Italia in Lombardia a cercare aiuto, assistenza, supporto e anche guarigione. Non mi risulta che siano molti lombardi che vanno nelle altre regioni d’Italia per le stesse motivazioni” ha proseguito.
Infine, da Bertolaso, anche parole per l’emergenza maltempo in Emilia-Romagna: “Io mercoledì mattina quando sono arrivate le notizie sulla tragedia dell’Emilia Romagna ho subito mandato un messaggio al mio collega, l’assessore alla sanità, Raffaele Donini, dicendogli che eravamo non solo vicini, ma che eravamo pronti a dare tutta l’assistenza e tutto l’aiuto possibile tanto è vero che la colonna mobile di Regione Lombardia è da due giorni in Emilia Romagna e stanno lavorando insieme a tutti gli altri per portare sollievo agli amici dell’Emilia Romagna a cui siamo vicini”, ha detto. “Non sono più io il capo della protezione civile altrimenti sarei lì in mezzo al fango da 72 ore” ha concluso.