Milano, 18 mag. (askanews) – Le case di comunità attivate in Lombardia nel 2022 sono 105, mentre gli ospedali di comunità sono 28. Rispetto al totale proposto (216 case di comunità e 71 ospedali di comunità) è stato completato il 52% del target (il 56% per le case di comunità e il 38% per gli ospedali di comunità). Obiettivo, quindi, raggiunto in quanto il 40% delle case e degli ospedali di comunità, previsti dal Pnrr, doveva essere realizzato entro il 2022. Il 60%, invece, dovrà essere completato entro il 2024 (il 30% entro fine 2023 e il 30% entro il 2024). È il bilancio fatto dall’assessore al Welfare Guido Bertolaso durante la seduta della Commissione Sanità del Consiglio regionale.
Nell’80% delle case di comunità sono presenti poliambulatori. Poi consultori (45%), unità operative di neuro psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (15%), sert/noa (13%), dialisi (11%), centri psico sociali (10%), ambulatori psichiatria (8%), centri diurni (7%), presidi ospedalieri territoriali (6%). Tra gli ulteriori servizi erogati il principale è la diagnostica per immagini e la terapia fisica e di riabilitazione presenti in un terzo della Case di Comunità (27%). Seguono i punti prelievi (11%), il servizio vaccinale (5%) e l’assistenza domiciliare integrata (5%). Un focus è stato dedicato ai finanziamenti previsti dal Pnrr. Sulla realizzazione delle case di comunità, degli ospedali di comunità e delle centrali operative territoriali sono stati investiti 670 milioni di euro. Di questi 460 milioni sono a carico del piano nazionale di ripresa e resilienza, mentre poco più di 207 milioni sono finanziati da Regione Lombardia.
L’investimento per l’acquisto e il rinnovo del parco tecnologico e digitale degli ospedali e per migliorare la sostenibilità delle strutture è di 785 milioni di euro: 714 milioni a carico del Pnrr e 43 milioni dal bilancio regionale. “Sono buoni i riscontri sulla presenza dei punti unici d’accesso e degli infermieri nelle case di comunità, mentre dobbiamo lavorare ancora sugli attivi di medici di medicina generale. La priorità è verificare quanti siano i presidi sul territorio e soprattutto capire come siano strutturati e cosa offrano al cittadino” ha commentato la presidente della Commissione, Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia), a margine della seduta di questo pomeriggio dedicata all’attuazione della legge regionale 22/2021 di riforma della sanità.
“Sullo stato di attuazione della LR 22/2021, per me priorità assoluta, anche oggi abbiamo lavorato in Commissione Sanità con un metodo di lavoro improntato all’approfondimento e all’analisi nel merito dei dati e del contesto, che sarà sempre l’approccio di questa Commissione – ha aggiunto Baffi-. Case di comunità, ospedali di comunità e centrali operative territoriali: l’assessore al Welfare ha relazionato puntualmente, come aveva fatto recentemente sul tema delle liste d’attesa, rispetto al metodo di lavoro e al percorso di monitoraggio dell’attuazione della LR 22/2021 con riferimento agli obiettivi previsti dalla Missione 6 del Pnrr. Il gruppo di lavoro costituito dall’Assessorato riprenderà a fine maggio le visite nelle case di comunità per valorizzare gli esempi di quei territori che hanno lavorato bene, affinché possano essere da traino per i contesti in cui si riscontrano maggiori difficoltà”.