Maltempo in Emilia-Romagna: trovati altri corpi, sono 8 i morti. Esondati tutti i corsi d’acqua: “Non spostatevi” – askanews.it

Maltempo in Emilia-Romagna: trovati altri corpi, sono 8 i morti. Esondati tutti i corsi d’acqua: “Non spostatevi”

  Si contano 14 fiumi esondati, allagamenti diffusi in 23 Comuni
Mag 17, 2023

Roma, 17 mag. (askanews) – Si aggrava il bilancio delle vittime del maltempo che ha colpito l’Emilia Romagna, i soccorritori hanno recuperato altri corpi: sono 8 i morti.  Ed è un bilancio ancora  provvisorio fatto dalla vicepresidente della Regione e assessora alla Protezione civile, Irene Priolo. Delle otto vittime, tre sono di Forlì, tre di Cesena, una persona deceduta a Cesenatico e un uomo nel ravennate.

A Forlì i sommozzatori dei carabinieri hanno due corpi privi di vita, un uomo e una donna, nel quartiere Cava in via Padelli. Le due persone risultavano tra i dispersi segnalati nelle scorse ore per il maltempo che ha colpito la zona.  Sulla spiaggia a Cesenatico, in località Zadina  è stato trovato il corpo di una donna. La cittadina della riviera è stata colpita da una violenta mareggiata, ma non si esclude che il corpo possa essere stato trasportato dai corsi d’acqua esondati. Sono in corso accertamenti da parte dei carabinieri.  Un uomo di 70 anni è morto a Ronta di Cesena, frazione del comune di Cesena. La figlia ha dato l’allarme segnalando entrambi i genitori in difficoltà, i soccorritori – spiega la prefettura di Forlì Cesena – hanno trovato il corpo del padre, mentre la madre è ancora dispersa. Entrambi agricoltori, la loro azienda è stata colpita dalla piena del Savio. Ieri sera era stato trovato senza vita il corpo di un 75enne a Forlì in via Firenze, vicino all’argine del fiume Montone, esondato, mentre la moglie era stata salvata dai vigili del fuoco. Ma resta imprecisato il numero dei dispersi. Ci sono diverse situazioni di persone disperse da verificare, spiega la prefettura di Forlì-Cesena: si tratta di chiamate di soccorso che non hanno dato esito, i soccorritori si sono precipitati ma non hanno trovato nessuno, da accertare quindi se chi ha chiamato sia riuscito o meno a salvarsi autonomamente.

Sono al lavoro i sommozzatori dei vigili del fuoco e dei carabinieri, arrivati da Genova (che hanno recuperato il cadavere dell’uomo travolto dall’esondazione del Montone in via Firenze a Forlì) nelle zone ancora coperte dall’acqua, per accertare che non ci siano vittime. La situazione degli allagamenti è grave, anche se la pioggia sul territorio della provincia di Forlì e Cesena ha rallentato da alcune ore, le precipitazioni incessanti hanno saturato i territori e l’onda grossa del mare ha respinto le piene dei fiumi, così sono esondati tutti i corsi d’acqua e i torrenti della provincia.

Si contano 14 fiumi esondati, allagamenti diffusi in 23 Comuni, oltre 250 dissesti in atto.  La situazione “è drammatica”, un evento “doloroso e difficile da gestire, di portata eccezionale e senza precedenti”, dice l’assessore alla Protezione civile e vice presidente della Regione, Irene Priolo, ricordando che in queste ore sono caduti fino a 300 millimetri di pioggia.

In Romagna – la zona più colpita dal maltempo – le parole dei sindaci sono dure. “Abbiamo trascorso una nottata che non dimenticheremo mai più” dice Massimo Isola, sindaco di Faenza,
colpita dall’alluvione appena due settimane fa. “E’ esondato il fiume Savio, ma non è l’unico osservato speciale. Tutti i corsi secondari sono esondati la situazione è critica su tutto il
territorio” ricorda il sindaco di Cesena, Enzo Lattuca, che invita tutti i residenti ad “abbandonare gli scantinati e gli appartamenti al piano terra”. Ancora in queste ore “siamo impegnati in evacuazioni sia per gli allagamenti sia per alcune frane in zona collinare. Quindi – esorta Lattuca – serve massima allerta, dobbiamo mantenere alta l’attenzione non possiamo in alcun modo abbassare la guardia”.

“Situazione drammatica” anche per il sindaco di Forlì, Gian Luca Zattini, in contatto costante con i soccorritori che hanno lavorato tutta notte: “Abbiamo avuto migliaia segnalazioni di
aiuto per persone che hanno rischiato la vita. Stiamo faticando a contattare le persone che non riescono a caricare il cellulare perché senza corrente da diverse ore”.”La provincia di Ravenna irriconoscibile, distrutta” dice il sindaco Michele de Pascale. “Stiamo usando le palestre delle
scuole e anche il museo per accogliere le persone evacuate. I volontari hanno invaso il municipio per dare il proprio aiuto, ma la situazione è ancora molto grave”.

Anche nel capoluogo di regione e nell’area metropolitana l’allarme resta alto. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha invitato la popolazione a non utilizzare l’auto per non intasare le strade compromesse per l’esondazione di alcuni torrenti, in particolare in via Saffi alle porte del centro storico. “Buona parte del nostro territorio è irriconoscibile” ha detto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, rivolgendosi alla cittadinanza: “Siamo ancora in piena allerta massima. Sono in
contatto continuo con il governo, al quale abbiamo chiesto di mobilitare tutti i mezzi possibili per far fronte all’emergenza. E continuo a chiedere a tutti voi la massima prudenza. Non avvicinatevi ai fiumi, chi abita in zone vicine ai corsi d’acqua salga ai piani alti. Non muovetevi se non per necessità e seguite le indicazioni dei vostri sindaci e delle autorità competenti”.

Grave la situazione dei corsi d`acqua, con 14 fiumi esondati, anche in più punti: Idice, Quaderna, Sillaro, Santerno, Senio, Lamone Marzeno, Montone, Savio, Pisciatello, Lavino, Gaiana, Ronco. Secondo la Regione risultano allagamenti diffusi in 23 Comuni: Bologna, Budrio, Molinella, Medicina, Castel San Pietro, Imola, Mordano, Conselice, Lugo, Massalombarda, Sant`Agata sul Santerno, Cotignola, Solarolo, Faenza, Castel Bolognese, Riolo Terme, Bagnacavallo, Forlì, Cesena, Cesenatico, Gatteo Mare, Gambettola, Savignano sul Rubicone, Riccione.  Resta altissima l`attenzione sul versante idrogeologico dell`Appennino forlivese-cesenate, bolognese e ravennate:
complessivamente ci sono segnalazioni di oltre 250 dissesti in atto.