Roma, 16 mag. (askanews) – “Ci risiamo, Fratelli d’Italia scivola di nuovo sul tema dei diritti e questa volta lo fa mettendosi contro le pari opportunità per le bambine”. L’assessora alla Scuola di Roma Capitale Claudia Pratelli risponde a Fdi che segnala che lsecondo FdI Roma Capitale sarebbe rea di aver introdotto fantomatici ‘corsi Lgbtq nelle scuole rivolti a bambini e bambine dagli 0 ai 6 anni´. Lo scrive in un comunicato la consigliera regionale del Lazio Iannarelli – rende noto Pratelli – e lo si legge in alcune mozioni presentate dalla destra in alcuni Municipi parlando di inverosimili ‘corsi di educazione sessuale nelle scuole in ottica Lgbt+, destinate anche a bambini di fascia d’eta´ 0-6′”.
Dichiarazioni che Pratelli definisce “grottesche, che hanno a che fare con i fantasmi di Fratelli d’Italia ma sicuramente non con le azioni di Roma Capitale che ha introdotto, e lo rivendichiamo con orgoglio, nella formazione del suo personale educativo e scolastico il tema della prevenzione e del contrasto alla violenza di genere”. Si tratta infatti, spiega l’assessora capitolina, “di affrontare in modo strutturato e competente l’educazione alle relazioni e alla decostruzione degli stereotipi di genere. È una formazione portata avanti da professionisti e professioniste che da anni collaborano con il Comune di Roma e con molti altri, occupandosi di contrasto agli stereotipi”. “Il nostro faro è la Costituzione e dunque fare della scuola il luogo d’inclusione per eccellenza, dove garantire piene opportunità di crescita e di sviluppo a tutte e tutti – continua Pratelli -. Vogliamo bambini e bambine libere e una scuola capace di infondere loro il coraggio, la sicurezza e la fantasia per aspirare a qualsiasi obiettivo senza farsi ostacolare da barriere culturali e stereotipi di genere. A Fratelli d’Italia quindi rispondo con un suggerimento di lettura – conclude Pratelli – è proprio di oggi, dopo 50 anni, l’uscita della nuova edizione di un libro meraviglioso, di una pedagogista senza tempo, Elena Gianini Belotti. Si intitola ‘Dalla parte delle bambine´. Lo hanno letto generazioni di donne e di uomini, per comprendere a pieno che le ingiustizie contro le donne iniziano alla nascita”.