Caso Paciolla, famiglia: non archiviate indagine, lui voleva vivere – askanews.it

Caso Paciolla, famiglia: non archiviate indagine, lui voleva vivere

Giudice si riserva sulla richiesta di
Mag 16, 2023

Roma, 16 mag. (askanews) – Non va archiviata l’inchiesta sulla morte di Mario Paciolla, il giovane cooperante trovato impiccato il 15 luglio 2020 nella casa dove viveva San Vicente del Caguán in Colombia. I genitori del ragazzo, i signori Anna Motta e Giuseppe Paciolla, con l’avvocato Alessandra Ballerini hanno presentato opposizione alla richiesta di chiudere il caso che è stata formalizzata nei mesi scorsi dalla Procura. Il giudice delle indagini preliminari del tribunale di Roma, Monica Ciancio, si è riservata e la decisione.

Papà e mamma di Mario, al termine dell’udienza, hanno spiegato: “Siamo soddisfatti di aver potuto elencare in un’aula di giustizia tutti gli elementi anche scientifici a riprova del fatto che secondo noi nostro figlio è stato ucciso e che si tratta di un omicidio camuffato da suicidio”. Perché ci sono “tracce sulla scena del crimine, elementi che riguardano il contesto lavorativo di Mario e messaggi dai quali emerge che lui aveva paura, aveva paura per la sua vita e voleva tornare in Italia dalla sua famiglia al sicuro”.

L’avvocato Ballerini con accanto i signori Paciolla ha poi aggiunto: “Mario immaginava il suo futuro, non aveva segnali che facessero pensare al suicidio, era una persona sana che teneva alla sua salute, voleva vivere, per sé e per la sua famiglia”. Secondo gli inquirenti Mario Paciolla, che aveva 33 anni ed era impegnato in una missione umanitaria seguita dall’Onu, si tolse la vita. Per la famiglia la ricostruzione non regge. “E’ una assurdità”.