Milano, 15 mag. (askanews) – L’opera di missione del Papa ha scongiurato l’uso dell’arma nucleare da parte della Russia nella guerra in Ucraina. Lo afferma Leonid Sevastianov, capo dei Vecchi credenti in Russia e interlocutore russo del Papa, in una videointervista con askanews, rispondendo “sì” a domanda diretta.
Askanews gli ha chiesto se l’influsso del Papa abbia sinora tenuta lontana l’ipotesi di ordigni nucleari nel conflitto in Ucraina.
“Sì”, ha detto Sevastianov. “Non hanno fatto un’offensiva e potrebbero. Dal punto di vista logico-militare, (i russi, ndr) dovrebbero andare a prendere Kiev. Se vuoi finire la guerra devi prendere la capitale. I russi non lo fanno. E secondo me (a impedire questo, ndr) è l’influsso del Papa”.
“Non c’è un’altro piano. Io non lo vedo”, ha poi aggiunto in merito ad altre opere di mediazione, oltre alla “missione” del Papa. “Il piano cinese ha le sue sfumature di natura tattica, il suo approccio politico, invece il piano del Papa è spirituale”, ed è “molto semplice, molto banale. Una tavola rotonda, tutti chiamati a parlare, ognuno esprime le sue paure e desideri e il Papa aiuta ad arrivare a un algoritmo che soddisferà tutti”.