Pioggia e neve incrementano portate. cambia scenario del Distretto del Po – askanews.it

Pioggia e neve incrementano portate. cambia scenario del Distretto del Po

Incrementata disponibilità di risorsa idrica soprattutto nei Grandi Laghi
Mag 15, 2023

Roma, 15 mag. (askanews) – Cambio di scenario e prospettive più ottimistiche sulla quantità di risorsa idrica disponibile nel Distretto del Po dopo oltre un anno di siccità prolungata. Le condizioni di marcata instabilità atmosferica, con piogge e rovesci diffusi – talvolta eccezionali nella quantità e con conseguenze anche drammatiche – insieme a temperature inferiori ai valori tipici del periodo, sono le anomalie climatiche più evidenti che hanno caratterizzato le prime due settimane di maggio. A seguito delle consistenti e diffuse precipitazioni, infatti, tutte le sezioni principali del Grande Fiume hanno registrato un’importante ripresa dei valori di livello e portata, anche tre volte superiore rispetto a due settimane fa; un dato inizialmente conseguenza di un fenomeno precipitativo di tipo impulsivo, ma il cui incremento, negli ultimi giorni, è stato sostenuto anche dai rilasci dei Grandi Laghi regolati. La disponibilità idrica è dunque in costante ripresa sull’intero Distretto, con alcuni laghi prossimi alla loro massima capacità di invaso. E’ quanto evidenzia il bollettino diffuso dall’Autorità Distrettuale del Fiume Po.

Le temperature osservate a scala di Distretto – si legge – in questi giorni, hanno raggiunto valori inferiori a quelli di riferimento mentre le precipitazioni sono risultate importanti in particolare lungo il tratto medio-inferiore del Po. Per i prossimi giorni, a seguito del previsto nuovo peggioramento delle condizioni meteorologiche, si attende un nuovo incremento dei valori di portata in tutte le sezioni del fiume Po e, diffusamente, anche nei corsi d’acqua principali del Distretto. Le piogge attese potrebbero essere consistenti soprattutto sulla parte centro-orientale del Distretto ed in particolare sull’Emilia Centrale e sulla Romagna, dove potrebbero aversi accumuli importanti superiori anche ai 150-180 mm. Da segnalare che a largo delle coste romagnole il mare sarà molto mosso o agitato e ciò potrebbe rendere più difficile l’immissione in mare dei corsi d’acqua romagnoli. (Segue).(Segue)