Guarene, 15 mag. (askanews) – Due mostre che si calano all’interno delle ricerche contemporanee dando spazio alle donne e agli aspetti della corporeità. Palazzo Sandretto Re Rebaudengo a Guarene, nel Cuneese, ospita due nuovi progetti espositivi che si inseriscono nel filone di indagine originale del presente che la Fondazione porta avanti da decenni.
“RAW”, curata da Bernardo Follini, espone nuove produzioni di Félixe T. Kazi-Tani e Sido Lansari, opere concepite e realizzate appositamente per gli spazi del palazzo. Al centro del dialogo un’esplorazione della relazione tra corpo, cibo e sessualità, alla luce del fatto che nel corso delle ultime decadi, la cultura del cibo e il consumo animale sono stati indagati ampiamente da prospettive filosofiche e attiviste permettendo di delineare le connessioni tra i sistemi oppressivi umani e animali.
Kazi-Tani indaga la cultura culinaria come codificato sistema performativo, in cui il controllo sociale garantito dall’etichetta coincide con il dominio patriarcale ed eteronormativo. Sido Lansari invece impiega la pratica del ricamo per ricucire vicende connesse alla sessualità delle comunità queer arabe in Francia. Soffermandosi sul linguaggio contenuto all’interno di magazine degli anni Ottanta dedicati agli annunci sessuali, Lansari esplora la feticizzazione dei corpi arabi e i processi di razzializzazione nel campo della sessualità.
La seconda esposizione invece conclude la diciassettesima edizione del Young Curators Residency Programme Torino e porta in mostra opere di Enrico Boccioletti, Sara Enrico, Stefano Faoro, Benedetta Fioravanti, Rebecca Moccia e Valentina Parati. Curata da Christy Eóin O’Beirne, Katherine Jemima Hamilton, Ariane Sutthavong, la mostra presenta i lavori di sei artisti e artiste italiane che riflettono intorno alla ri-eroticizzazione dei corpi, compresi quelli politici, e si compone anche di una pubblicazione che raccoglie i testi e i saggi visivi di altri sei protagonisti della scena italiana, prodotti intorno alla rivitalizzazione del linguaggio tramite la poesia.