Azione, Giulia Pigoni si dimette da segretaria Emilia-Romagna – askanews.it

Azione, Giulia Pigoni si dimette da segretaria Emilia-Romagna

“Nulla di personale con Calenda. C’è un crescendo di tensioni”
Mag 15, 2023

Bologna, 15 mag. (askanews) – “Dopo lunghe settimane di riflessioni sofferte, lascio Azione e rassegno le mie dimissioni da segretaria regionale, con la convinzione che questo sia solo un arrivederci: alla fine di questo tortuoso percorso ci ritroveremo inevitabilmente nella nostra casa comune”. Con queste parole Giulia Pigoni, segretaria dell’Emilia-Romagna di Azione, ha annunciato la sua decisione. Pigoni, originaria di Sassuolo, è stata eletta in Assemblea legislativa tre anni fa.

“Voglio rivolgere un pensiero a Carlo Calenda – ha detto Pigoni – ringraziandolo per il percorso fatto insieme e la fiducia che mi ha sempre concesso, anche in occasione della recente Assemblea regionale di Azione: la mia è una decisione politica che non ha nulla di personale nei suoi confronti. Ho la massima stima per Carlo, che considero una grande risorsa per il nostro Paese e uno dei capisaldi della futura casa dei riformisti”. Tra le motivazioni che hanno convinto la segretaria regionale di Azione all'”addio” un crescendo di delusioni partite dal livello nazionale fino a raggiungere il territorio. “Purtroppo, dopo la rottura dello scorso aprile” tra Azione e Italia viva – ha spiegato Pigoni “le mie speranze relative alla ripresa di un percorso di dialogo, di crescita e allargamento del nostro partito, sono andate diminuendo. Ho visto lievitare tensioni, divergenze, liti che non hanno fatto altro che allontanarci dall’obiettivo finale. Ho visto il forte disorientamento e della delusione da parte della nostra base, degli iscritti, dei simpatizzanti”.

“Ora ci aspettano tempi duri di lavoro e confronto – ha concluso -. Voglio dare ancora il mio contributo perché continuo a credere che ci sia terreno fertile per coltivare questo nostro progetto politico. Non ci sono diversità di vedute sostanziali tra tutti i soggetti politici affini che potrebbero rientrare in un Polo riformista ampio. Privilegiando il contenuto e gli elementi di unione, per non disperdere il patrimonio culturale e politico che siamo riusciti a costruire in questi anni, da oggi proseguo senza sosta il mio impegno verso la costruzione della ‘casa dei liberali, popolari e riformisti’. Sono convinta che le nostre strade non si separano qua: presto saremo ancora dalla stessa parte”.