Milano, 10 mag. (askanews) – Il settore del noleggio veicoli continua a crescere raggiungendo nel 2022 un fatturato di 13 miliardi di euro, con una flotta di 1,2 milioni di mezzi e un’incidenza pari al 30% delle immatricolazioni a livello nazionale. Sempre più significativa la quota di nuove vetture ibride (56% del totale ibrido plug-in) ed elettriche (32%) che rende il settore protagonista della transizione della mobilità oltre che dello svecchiamento del parco circolante. E’ quanto emerge dalla 22esima edizione del Rapporto Aniasa che chiede al governo di rivedere il peso fiscale riducendo l’Iva al 10% per lo sharing e il noleggio a breve e aumentando detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche.
Nel dettaglio nel 2022 il noleggio a breve ha registrato un aumento del giro d’affari (+59%), ma rispetto ai livelli pre-pandemia il settore ha perso 1 noleggio su 3 a causa della mancanza di auto per problemi di forniture. Anche il car sharing è tornato a crescere ma con un numero di noleggi ancora lontano dai livelli pre-pandemia a causa di politiche poco attente al settore: gli utenti iscritti oggi sono quasi 2,5 milioni, la metà rispetto al 2019 e le vetture in flotta ammontano a 3.650.
A trainare il comparto, è stata la crescita del noleggio a lungo termine sostenuto dalla domanda di privati che vedono nella formula una valida alternativa al possesso in questa fase di incertezza sui mezzi da acquistare. Il fatturato è aumentato del 7% e la flotta del 9% a 1,2 milioni di veicoli, di cui 160mila dei privati.
Il trend di crescita è proseguito anche nel primo trimestre 2023. Il noleggio a breve termine, in vista di una stagione estiva che si preannuncia contraddistinta da un’elevata domanda, ha registrato indicatori positivi: fatturato (+16%), numero di noleggi (+22%), flotta (+7%). Anche il lungo termine prosegue la propria crescita con una flotta in deciso aumento (+7%), a fronte di un boom delle immatricolazioni (+72%) che evidenzia come si stiano attenuando le difficoltà di consegne di nuove vetture, e di un giro d’affari in aumento del 9%.
“L’accelerazione del ricambio del nostro parco circolante non può che passare da una maggiore diffusione delle forme di mobilità pay-per-use nel nostro Paese. Per favorire il passaggio dalla proprietà all’uso dei veicoli, con conseguenti benefici ambientali ed economici, è oggi indispensabile un adeguato utilizzo della leva fiscale per alleggerirne la pressione sulla mobilità urbana, turistica e aziendale”, afferma il presidente Aniasa, Alberto Viano.
“Iva al 10% per i servizi di car sharing (come per i servizi di trasporto pubblico) e di noleggio a breve termine per turisti stranieri, maggiore detraibilità e deducibilità per le vetture aziendali elettriche: sono le proposte che abbiamo formulato al Governo in vista della Legge sulla Delega Fiscale e della prossima Legge di Bilancio. Un riequilibrio fiscale per i servizi di mobilità a basso impatto ambientale trainerebbe la transizione”, spiega il vice presidente Aniasa, Italo Folonari.