Ciarambino (M5s): 28 lavoratori Pomigliano discriminati, inaccettabile – askanews.it

Ciarambino (M5s): 28 lavoratori Pomigliano discriminati, inaccettabile

Lavoratori ‘spediti’ ad un provider esterno del gruppo industriale
Mag 10, 2023

Napoli, 10 mag. (askanews) – “La scelta di Fca Services di cedere le attività che svolge per conto di Iveco e Cnhi ma senza tutelare i lavoratori di Pomigliano è una decisione che offende la dignità dei lavoratori stessi e di tutto il territorio pomiglianese e campano. Di tutto il gruppo lavoro interessato, 154 dipendenti con sede a Torino vengono assorbiti dalle compartecipate Iveco e Cnhi, mentre 28 lavoratori di Pomigliano sui 47 in servizio nella stessa sede, che hanno la stessa qualifica degli altri colleghi del Nord, vengono ‘spediti’ ad un provider esterno del gruppo industriale con sede legale alle Bermuda”. Ad affermarlo Valeria Ciarambino, consigliere regionale del Gruppo Misto e Vicepresidente del Consiglio regionale della Campania.

“Come sia possibile, ancora oggi, assistere ad una tale discriminazione aziendale e territoriale che evidenzia il diverso trattamento tra lavoratori di Pomigliano e Torino, a parità di mansioni e produttività, è a dir poco scandaloso. Giusta la decisione dei sindacati di proclamare per domani 4 ore di sciopero. Continuiamo a subire scippi sul nostro territorio, questi 28 lavoratori non avranno le stesse garanzie dei loro colleghi di Torino ed è inaccettabile che ciò avvenga senza che l’opinione pubblica e le istituzioni regionali ne siano a conoscenza. Ho scritto all’assessore Marchiello affinché tenga alta l’attenzione sulla vicenda, non facendo mancare ai lavoratori la doverosa vicinanza. Il rischio concreto non è solo per le 28 famiglie coinvolte, ma in futuro anche altri lavoratori, altre famiglie, potranno subire questa evidente discriminazione. Voglio sperare – conclude la Ciarambino – che il più importante gruppo industriale del Paese capisca i legittimi timori dei lavoratori di Pomigliano e faccia un passo indietro su questa scellerata decisione in un territorio del Sud già fortemente penalizzato e dove il precariato la fa da padrone”.