Padova, 10 mag. (askanews) – Nell’Aula Magna di Palazzo del Bo la rettrice dell’Università di Padova Daniela Mapelli ha conferito il diploma di laurea magistrale ad honorem in Medicina e Chirurgia a Christopher David Marsden Fletcher, full professor di Patologia alla Harvard Medical School di Boston.
La laurea onoraria a Christopher David Marsden Fletcher è stata conferita su proposta del Dipartimento di Medicina dell’Università di Padova con le seguenti motivazioni: “Christopher David Marsden Fletcher rappresenta da tempo il vertice assoluto della anatomia patologica mondiale. Scienziato, docente e mentore insuperabile, ha rivoluzionato l’approccio alla diagnosi delle neoplasie mesenchimali, costruendo le basi scientifiche per lo sviluppo di terapie innovative”.
Nel corso della cerimonia Daniela Mapelli, Rettrice dell’Università di Padova, ha sottolineato “Mi piace pensare che il lavoro del professor Fletcher sia idealmente collegato alle figure di medici-scienziati patavini del passato che continuano a ispirarci ancor oggi: Andrea Vesalio, Gabriele Falloppio, Gian Battista Morgagni – padre fondatore dell’anatomia patologica – e Girolamo Fabrici d’Acquapendente, al quale si deve la realizzazione del Teatro Anatomico dell’Università di Padova, il primo teatro anatomico permanente costruito nel mondo. Al di là dei suoi indiscussi meriti scientifici, Fletcher è un mentore di spessore straordinario, capace di formare, ispirare e indirizzare intere generazioni di patologi. Da sempre è un docente di qualità superlativa ed è stato protagonista di innumerevoli eventi formativi in tutte le parti del mondo”.
“Christopher Fletcher rappresenta da tempo il vertice assoluto della anatomia patologica mondiale – ha aggiunto il Angelo Dei Tos, Presidente della Scuola di medicina di Padova -. Scienziato, docente, educatore e mentore insuperabile, il Prof. Fletcher ha rivoluzionato l’approccio alla diagnosi delle neoplasie mesenchimali, costruendo le basi scientifiche per lo sviluppo di terapie innovative. Ha scoperto 40 nuove entità tumorali contribuendo con oltre 700 lavori scientifici ad arricchire come nessuno mai le conoscenze nell’ambito della patologia oncologica”.