Cgil-Cisl-Uil Veneto:sabato a Milano delegazione 7.500 lavoratori – askanews.it

Cgil-Cisl-Uil Veneto:sabato a Milano delegazione 7.500 lavoratori

Pensionati, 3 treni speciali e 60 pullman
Mag 10, 2023

Venezia, 10 mag. (askanews) – Sono centinaia in tutta la regione, le assemblee indette in queste settimane da Cgil, Cisl e Uil Veneto nei luoghi di lavoro pubblici e privati, nel territorio con pensionate e pensionati, con l’obbiettivo di favorire la massima partecipazione alla manifestazione sindacale unitaria “Per una nuova stagione del lavoro e dei diritti”, che sabato 13 maggio riunirà a Milano, migliaia di partecipanti dalle regioni del Nord Italia. Dal Veneto partiranno 3 treni speciali e 60 pullman, molti si muoveranno con le proprie auto: saranno almeno 7.500 le lavoratrici e i lavoratori, le pensionate e i pensionati che prenderanno parte all’iniziativa. Una manifestazione che segue quella di sabato scorso a Bologna e precede quella di sabato 20 maggio a Napoli.

È una consistente mobilitazione messa in campo per sostenere le richieste sindacali al Governo e al sistema delle imprese, allo scopo di ottenere un cambiamento delle politiche industriali, economiche, sociali e occupazionali ritenute inconsistenti e inefficaci: “L’obbiettivo è di rimettere al centro del modello di sviluppo un lavoro qualificato e tutelato nei suoi diritti – dichiarano Tiziana Basso, segretaria generale Cgil Veneto, Gianfranco Refosco, segretario generale Cisl Veneto, Roberto Toigo, segretario generale Uil Veneto -, che consenta alle persone di vivere dignitosamente e di contribuire al progresso della società. Va colta e valorizzata, anche con il coinvolgimento del sindacato confederale, la grande opportunità offerta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza che può metterci nelle condizioni di vincere le sfide della transizione digitale e della conversione ecologica del sistema industriale. Lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati vogliono partecipare, con la loro intelligenza e il loro impegno, al cambiamento di cui il Paese ha bisogno. Perciò non ci fermeremo finché le nostre istanze non saranno ascoltate e la politica economica e sociale del Governo non andrà nella direzione auspicata dal mondo del lavoro”.