Roma, 9 mag. (askanews) – Una delibera per chiedere la sospensione dell’atto della giunta Gualtieri che introduce la Fascia Ztl verde, ammettendo alle deroghe i veicoli bi-fuel, mixed fuel o dual fuel, con una spinta allo smart working, al lavaggio più frequente delle strade per l’abbattimento delle polveri sottili e la promozione, da parte delle aziende capitoline, di progetti di “carbon credit”. Poi una richiesta di coordinamento con tutti i livelli di Governo, “che non escluda, rispetto a un’emergenza come quella dell’inquinamento, nessuna misura, fino al commissariamento”. È la proposta lanciata dal gruppo capitolino di Fratelli d’Italia in risposta all’iniziativa dell’amministrazione che il capogruppo Giovanni Quarzo ha definito “sbagliatissima”, e la collega ex capogruppo Rachele Mussolini “liberticida”.
“Questa norma – ha denunciato Quarzo, che ha condotto la presentazione alla stampa insieme ai colleghi Mussolini, Stefano Erbaggi, estensore materiale dell’atto, Francesca Barbato, Mariacristina Masi e il presidente della commissione capitolina trasparenza Federico Rocca – ha saltato il Consiglio comunale, con una delibera, la 371 e una direttiva di Gualtieri rispetto alla quale, oltre a proporre un atto alternativo, chiederemo un Consiglio straordinario preceduto da una raccolta di firme che faremo online e sul territorio, con banchetti e gazebo che dalla prossima settimana promuoveremo in tutta la città per raccogliere la protesta”. “Noi ci opporremo in tutti i modi a questa scelta irragionevole che, secondo l’Osservatorio Roma, porterebbe al blocco di circa 700mila auto su 1,8 milioni è un valore di spesa tra acquisti e passaggi di proprietà”, ha aggiunto Rocca.
“Siamo la prima forza del Paese sul piano politico, vogliamo dare un nostro contributo operativo – ha sottolineato Erbaggi -: una delibera che dia una alternativa concreta alla follia che è stata messa in piedi”. Roma, ha denunciato Erbaggi, “non può essere lasciata da sola: ci vuole un tavolo interistituzionale che ponga un’emergenza. Siamo pronti a mettere in campo tutte le misure alternative – ha sottolineato – ma anche add accettare una forma commissariale su questa questione, altrimenti non arriviamo a una soluzione”.
“La Carta della qualità dell’aria della Regione Lazio – ha aggiunto Rocca – prevede una serie di interventi che Gualtieri non considera, tra i quali anche l’apertura di nuovi punti vendita di Gpl in città, rispetto ai quali il divieto di ingresso in città e di circolazione delle auto a Gpl o miste è una contraddizione palese. Senza dimenticare che non è stata inserita un’eccezione per i taxi: 700 lavoratori del trasporto locale che la Giunta ha dimenticato. Un processo che seguiremo passo a passo”, ha assicurato il presidente della commissione Trasparenza.