Al via a Napoli il Festival dello sviluppo sostenibile – askanews.it

Al via a Napoli il Festival dello sviluppo sostenibile

Presidente Asvis: colmare il divario tra Pnrr e Agenda 2030
Mag 8, 2023

Napoli, 8 mag. (askanews) – I territori sono determinanti per compiere la transizione verso lo sviluppo sostenibile. Per questo le politiche ambientali, sociali, economiche e istituzionali devono essere coerenti con i 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 dell’Onu e ad esse devono essere orientati gli investimenti finanziati non solo dal Pnrr, ma dai fondi europei e nazionali di coesione 2021-27. È quanto emerge dall’evento ‘Lo Stato e le Regioni per lo sviluppo sostenibile e il superamento delle disuguaglianze: dal Pnrr ai fondi europei per la coesione’ che apre oggi a Napoli la settima edizione del Festival dello Sviluppo Sostenibile organizzato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS).

La manifestazione, che si svolge in tutta Italia dall’8 al 24 maggio, conta oltre mille iniziative organizzate dalla società civile, di cui circa 50 in Campania. L’evento (8-9 maggio) è articolato in due sessioni, nel corso delle quali ci sono gli interventi di rappresentanti del governo, della Commissione europea e delle istituzioni locali, insieme a rappresentanti delle imprese e della società civile.

Particolare attenzione viene posta sulle strategie da attuare per rendere coerenti le politiche nazionali con quelle territoriali alla vigilia della discussione su possibili revisioni del Pnrr e delle decisioni sulla destinazione dei fondi RePowerEu e di coesione.

“L’ASviS giudica positivamente la scelta del governo di mettere insieme la previsione di spesa del Pnrr e del RePowerEu con i Fondi di Coesione. La programmazione però non deve contenere solo un elenco di progetti, come già accaduto in passato, ma avere una visione coerente e sistemica, una guida che per noi è rappresentata dall’Agenda 2030 dell’Onu – ha detto il direttore scientifico dell’ASviS, Enrico Giovannini – Per garantire un futuro di equità e sostenibilità all’Italia si possono seguire le buone pratiche intraprese già da alcune Regioni, come l’Emilia-Romagna e la Lombardia, dove i piani regionali sono stati orientati proprio all’Agenda 2030. In questo momento ci sono molti strumenti e fondi a disposizione che, per essere utilizzati in modo efficace per la trasformazione del Paese necessitano di una forte collaborazione tra governo, Regioni, città costruita intorno agli Obiettivi di sviluppo sostenibile”.