Genova, 4 mag. (askanews) – Genova si appresta a rafforzare il suo ruolo di hub strategico per il Mediterraneo. Si è tenuta oggi, infatti, la posa della prima pietra della nuova diga foranea, una delle grandi opere di valenza strategica che si realizzerà grazie ai fondi del Pnrr. Il completamento della prima fase della nuova diga è previsto nel 2026.
Si tratta del più grande intervento mai realizzato per il potenziamento della portualità italiana, parte del sistema integrato di interventi che stanno ridisegnando l’accessibilità marittima, stradale e ferroviaria del porto di Genova e della Liguria. La nuova diga, commissionata dall’Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, impiegherà 1.000 lavoratori tra personale diretto e indiretto e sarà realizzata dal consorzio “PerGenova Breakwater” guidato da Webuild, in collaborazione con Fincantieri Infrastructure Opere Marittime, Fincosit e Sidra.
La giornata è stata aperta da un incontro istituzionale, ospitato nella Sala delle Compere di Palazzo San Giorgio, con un collegamento in diretta per le operazioni di rilascio in mare aperto della prima gettata di ghiaia di consolidamento del fondale marino su cui sorgerà la nuova diga. All’evento hanno partecipato Matteo Salvini ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Edoardo Rixi viceministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Sergio Liardo direttore marittimo della Liguria, Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, sindaco di Genova, Paolo Emilio Signorini, presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ligure Occidentale e commissario straordinario per l’opera, e Pietro Salini, amministratore delegato di Webuild.
La nuova diga foranea di Genova consoliderà il ruolo del sistema portuale all’interno del corridoio europeo Reno-Alpi della rete di trasporto Ten-T, di cui è parte integrante anche il Terzo Valico dei Giovi, opera in via di realizzazione sempre da parte di Webuild. L’innovativo progetto prevede la realizzazione di un’infrastruttura marittima studiata per proteggere i bacini e le strutture portuali dai cambiamenti climatici, un vero e proprio argine al mare. Il materiale proveniente dalla demolizione della vecchia diga sarà quasi tutto riutilizzato, in un’ottica di economia circolare, riducendo gli impatti ambientali della costruzione.
La nuova diga foranea, opera unica nel suo genere dal punto di vista ingegneristico, nella sua configurazione finale sarà lunga 6.200 metri. Per realizzare il basamento, che poggerà su fondali fino a una profondità di 50 metri, saranno impiegati 7 milioni di tonnellate di materiale roccioso, su cui verranno posizionati un centinaio di cassoni prefabbricati in cemento armato.
La costruzione della nuova diga consentirà l’accesso al porto in sicurezza anche alle moderne navi definite Ultra large, che oggi subiscono limitazioni per il ridotto spazio di manovra nel bacino storico realizzato a fine anni ’30. Una volta ultimata, il porto avrà un bacino di evoluzione di 800 metri e sarà possibile differenziare il traffico merci da quello passeggeri e crocieristico, consentendo allo scalo genovese di competere con i maggiori hub europei e attestarsi sempre più in alto tra quelli del Mediterraneo.
Si stima che la nuova diga assicurerà una crescita progressiva annua dei traffici commerciali tra il 22% e il 30% dal 2027 al 2030, anno in cui sarà ultimata anche la fase due del progetto. L’Autorità di Sistema portuale calcola il beneficio economico in 4,2 miliardi di euro in termini di maggiori introiti da traffico container, di diritti e tasse portuali.
Per informare e rendere partecipe la cittadinanza sull’importanza dell’opera, sono stati organizzati da Webuild, di concerto con l’Autorità di Sistema Portuale e le istituzioni locali, diversi momenti aperti ai cittadini. Nel Porto Antico, in Piazzale Mandraccio e in Piazza De Ferrari tre installazioni immaginifiche accolgono i cittadini con palloni aerostatici che sollevano dei cassoni della diga riprodotti in scala. Le installazioni rimarranno sospese sul Porto Antico, a 10 metri di altezza, per l’intero pomeriggio e dalle 17.30 una delle installazioni sarà agganciata ad una chiatta per poi spostarsi fino all’attuale diga dove, alle 20.30, inizierà uno spettacolo di luci e musica che culminerà in uno show di fuochi di artificio.