Milano, 2 mag. (askanews) – Nel primo trimestre di quest’anno Campari ha realizzato un utile ante-imposte pari a 133,6 milioni, in aumento del 24,8% mentre quello rettificato è stato di 139,2 milioni (+24,6%). In crescita le vendite che hanno toccato i 667,9 milioni di euro, pari a un +24,9% a valore. La crescita organica invece è stata del 19,6% avendo beneficiato degli aumenti di prezzo dell’anno scorso e di alcuni effetti temporanei, che includono diverse tempistiche degli ordini di vendita e la Pasqua anticipata, accanto allo slancio che persiste dei brand di aperitivi, tequila e bourbon. “Escludendo gli effetti temporanei stimati – precisa una nota – la crescita organica delle vendite nel trimestre sarebbe circa 13% con crescita dell’Ebit-rettificato in linea con le vendite nette, portando a una marginalità stabile a livello organico”.
L’Ebit rettificato è stato pari a 159,3 milioni di euro, pari al 23,9% delle vendite, con una variazione totale del +39,4% mentre l’indebitamento netto è salito a 1,6 miliardi di euro al 31 marzo 2023, in aumento di 63,6 milioni rispetto al 31 dicembre 2022, principalmente dovuto all’assorbimento di cassa derivante dagli investimenti in capacità produttiva e al capitale circolante.
“Guardando al resto del 2023, rimaniamo fiduciosi sulla dinamica positiva dello slancio del business nelle combinazioni chiave di brand e mercato grazie alla forza dei nostri marchi, e al buon andamento del canale on-premise – ha commentato Bob Kunze-Concewitz, chief executive officer – Contestualmente, nell’attuale contesto macroeconomico caratterizzato da continua volatilità confermiamo la previsione di margine EBIT-rettificato stabile in percentuale sulle vendite nette a livello organico nel 2023 su base annuale. Sebbene l’inflazione sui costi di produzione cominci a mostrare primi segni di rallentamento, l’andamento della marginalità sconterà progressivamente l’effetto degli aumenti prezzi riflessi nella base di confronto nel corso dell’anno, oltre all’evoluzione del mix delle vendite e alla normalizzazione della crescita dei volumi. Inoltre, riguardo l’effetto cambio, nel resto dell’anno ci aspettiamo un’inversione del trend principalmente a causa dell’indebolimento del dollaro statunitense. Nel frattempo, continuiamo a portare avanti la nostra strategia di crescita nell’area APAC rafforzando il nostro assetto distributivo per aumentare ulteriormente il nostro focus sui brand. In particolare, abbiamo deciso di accelerare l’acquisizione di quote di maggioranza nelle nostre joint-venture commerciali locali in Giappone e Nuova Zelanda, attraverso un esercizio anticipato di opzioni call, con la conseguente inclusione nella nostra rete di distribuzione diretta. Riguardo al medio periodo, rimaniamo fiduciosi di continuare ad ottenere un forte miglioramento organico delle vendite e del mix, generando un’espansione organica della marginalità”.
Dal punto di vista geografico, le vendite nell’area Americhe (47% del totale) sono cresciute a livello organico del 19,5%. Il mercato principale del gruppo, gli Stati Uniti, è cresciuto del 23%, grazie alla forte crescita a doppia cifra di Espolòn, Wild Turkey bourbon, Russell’s Reserve e Campari, nonché alla crescita a tripla cifra di Aperol grazie alla forte domanda dei consumatori e agli aumenti di prezzo. L’area Sud Europa, Medio Oriente e Africa (29% del totale) è cresciuta del 23,5%. Il mercato principale nell’area, l’Italia, è cresciuto del 21,6% nonostante la base di confronto sfavorevole (+70,2% nel primo trimestre 2022), beneficiando dell’intero effetto degli aumenti prezzo effettuati l’anno scorso, supportato anche dal phasing degli ordini di vendita e dalla Pasqua anticipata. L’area Nord, Centro ed Est Europa (16% del totale) ha registrato, invece, una crescita organica del 16% mentre le vendite dell’area Asia-Pacifico (8% del totale) sono cresciute a livello organico del +14,5%.
A livello di brand, tra quelli a priorità globale, si distingue Aperol che ha registrato una performance a doppia cifra (+43,6%) nonostante la base di confronto sfavorevole (+71,9% primo trimestre 2022), beneficiando di un contesto di consumo resiliente, specialmente nel canale on-premise. In particolare a crescere a doppia cifra sono i mercati principali come Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna, ma la crescita diventa tripla cifra nel mercato chiave degli Stati Uniti e nel Global travel retail. Anche per Campari crescita del +23,9%, nonostante la base di confronto sfavorevole (+56,6% nel primo trimestre 2022). La performance è stata in larga parte trainata da Italia (+18,6%), mercato principale del brand, Stati Uniti (+72,6%), Brasile e Argentina. Tra i brand a priorità regionale (pari al 25% del totale), invece, Espolòn ha registrato una forte crescita a doppia cifra (+62,4%), grazie allo slancio molto positivo nel mercato chiave degli Stati Uniti (+66,9%). Anche Crodino è cresciuto a doppia cifra, grazie al mercato principale, l’Italia, e ai mercati più recenti, come Belgio, Austria, Svizzera, Germania e Regno Unito.