Roma, 28 apr. (askanews) – È aumentato a 19 morti – tra i quali due bambini di 10 anni – il bilancio delle vittime di un attacco missilistico russo che ha colpito un condominio di nove piani a Uman, nella parte centrale dell’Ucraina. Lo hanno comunicato il governatore regionale, Igor Taburets, e altri funzionari locali. L’annuncio porta ad almeno 21 il numero totale di persone uccise nell’ondata di raid delle truppe di Mosca prima dell’alba. Giornalisti della France Presse hanno riferito di aver visto i soccorritori estrarre i resti delle vittime dagli edifici distrutti. “Voglio vedere i miei figli, sono sotto le macerie”, ha gridato un 33enne di Lugansk, Dmitry.
Anche le attività militari nella zona della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia si sono intensificate, ha avvertito il direttore generale dell’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (Aiea), Rafael Grossi. Grossi ha quindi rinnovato l’appello all’adozione di misure atte a proteggere l’impianto nucleare per evitare possibili incidenti, come ad esempio la creazione di una zona di sicurezza.
Il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelenskiy, ha condannato l’ultimo sbarramento di fuoco russo e ha promesso di rispondere al “terrore” seminato da Mosca. Le autorità russe hanno chiarito di aver preso di mira unità di riserva dell’esercito ucraino e che “tutti i bersagli assegnati sono stati colpiti”.
I missili russi hanno centrato anche un’abitazione nella città centrale di Dnipro, dove il sindaco della città, Borys Filatov, ha riferito che una giovane donna e un bambino di tre anni sono stati uccisi. Nessuna vittima è stata segnalata a Kiev, che era tra le altre città prese di mira nell’attacco. L’Ucraina ha dichiarato di aver abbattuto 21 missili russi – su un totale di 23 – e due droni.
Kiev ha quasi ultimato i preparativi per una controffensiva contro le forze russe – come ha sottolineato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov. Reznikov ha detto che le truppe del suo Paese sono pronte ad avanzare, aggiungendo: “Non appena ci sarà la volontà di Dio, il tempo e una decisione dei comandanti, lo faremo”.