Roma, 28 apr. (askanews) – Dal Primo maggio riparte una nuova stagione de Il Volo dell’Angelo in Basilicata. Una traversata in solitudine o in coppia per spostarsi da Castelmezzano a Pietrapertosa sfrecciando nel cielo.
“Angeli, siamo angeli”, cantava Lucio Dalla: e sentirsi tali per qualche minuto è la sensazione che regala il Volo dell’Angelo in Basilicata, l’attrattore turistico che unisce l’adrenalina di planare nel vuoto, la possibilità di visitare due dei borghi più belli d’Italia – Castelmezzano e Pietrapertosa -, l’avventura di vivere escursioni naturalistiche e la possibilità di degustare i prodotti enogastronomici del territorio.
Un’esperienza che sarà possibile provare – o, perché no, ripetere! – nel corso della nuova stagione turistica (la diciassettesima), il cui avvio è stato programmato per il Primo maggio, e che ha riscontrato un grande successo durante le stagioni precedenti, contribuendo a trasformare l’economia locale.
I due comuni – allo stesso tempo di partenza e arrivo – sono pronti anche quest’anno a ricevere appassionati, turisti e curiosi con numerosi punti di accoglienza, di ristoro e numerose attività collaterali. Con più di 16.300 biglietti venduti nel 2022, l’attrattore ha creato benefici su tutto il territorio, divenendo un modello per valorizzare i borghi, altrimenti destinati allo spopolamento, che ha funzionato meglio di qualunque policy creata ad hoc. Non a caso ogni anno affluiscono qui migliaia di persone dalle più disparate regioni italiane ma anche dall’estero (specialmente dall’Inghilterra, Svizzera, Francia), tutti in cerca di quella emozione e adrenalina che solo il Volo dell’Angelo è in grado di dare.
Si vola – da soli o per un’esperienza romantica imbracati in coppia – per 1500 metri, a 120 chilometri orari, lungo un carrello che scorre su un cavo d’acciaio e in tutta sicurezza, fino a 600 metri di altezza da terra, mentre guglie di roccia che sembrano denti di squalo spuntare nel cielo azzurro, querce e case incastonate nella pietra fanno da teatro alle traversate in aria.
“Il Volo dell’Angelo ha aperto nel 2007, diventando da subito un’eccellenza dell’estate italiana; nel 2021, nonostante la pandemia, è arrivato a quadruplicare le visite, attirando turisti sia stranieri che italiani. Lo scorso anno il successo si è consolidato e fino ad ora abbiamo avuto, anche grazie alle promozioni di Natale, San Valentino e Pasqua con i biglietti aperti, già 1500 nuove prenotazioni”, dice Donatello Caivano, amministratore unico del Consorzio Volo dell’Angelo.
Ma oltre all’adrenalina i due paesi sono scenario per passeggiate circondati dal verde, basti pensare al Sentiero delle Sette Pietre, un percorso letterario di due chilometri che li unisce, dove ogni tratto è una scoperta tra natura e racconti orali di magia (grazie a totem parlanti). O ancora a Castelmezzano si può andare sulle tracce dei templari e ammirare l’arte come la Trinità (1630-1649) di Giovanni De Gregorio, detto Pietrafesa conservata nella Chiesa di Santa Maria dell’Olmo. A Pietrapertosa, invece, non si perda un giro nella Arabata, una piccola casbah accudita in un grembo di arenaria. Gli arabi si annidarono qui portati dal principe Bomar, vivendo a diretto contatto con la rupe. E anche una visita al Convento di San Francesco con il suo chiostro e gli affreschi di Giovanni Luce da Eboli.
“Ci aspetta una primavera ricca di soddisfazioni e una estate bellissima, con un atteso incremento delle presenze turistiche, soprattutto dall’estero. Le Dolomiti Lucane sempre di più al centro dell’attenzione turistica internazionale e una estate di grandi novità, che segnerà l’avvio della costruzione del nuovo attrattore emozionale a Castelmezzano: la Slittovia delle Dolomiti lucane. Una novità, che per prima in Italia, con una discesa mozzafiato su rotaia collegherà la montagna all’abitato del Borgo, per rafforzare e ampliare l’offerta turistica della Basilicata e del Sud Italia”, ha commentato Nicola Valluzzi, sindaco di Castelmezzano e tra i promotori della slittovia.
“Le nostre Dolomiti Lucane si rendono dunque luogo prediletto per una gita fuori porta che coniughi cultura, buon cibo, ospitalità ed emozioni forti, in un’ottica di riscoperta di luoghi segreti e affascinanti, lontani dal turismo massificato e attenti ad offrire un’esperienza alla portata di tutti. A Pietrapertosa continueremo a proporre anche un ricco programma di eventi culturali, tra mostre e presentazioni di libri”, ha concluso, infine, Maria Cavuoti, Sindaca di Pietrapertosa.
I biglietti, singoli o di coppia, sono acquistabili in formato elettronico tramite la procedura online su www.volodellangelo.com e permettono di effettuare un volo d’andata e uno di ritorno, con partenza a scelta da uno dei due Comuni ospitanti le stazioni dell’impianto. La stagione turistica non si fermerà con l’arrivo dell’autunno e resterà aperta fino al 5 novembre 2023 per regalare quante più emozioni possibili.
Due le stazioni di “partenza e arrivo” per il Volo dell’Angelo, posizionate a diversa altitudine, rispettivamente di 118 e 130 metri. La prima, detta di San Martino, parte da Pietrapertosa (la stazione di lancio è quasi nel cuore del paese, a metà della scalinata che porta al castello arabo-normanno e la quota di partenza supera i 1000 metri) e arriva a Castelmezzano (quota di arrivo 859 mt) dopo aver percorso 1415 metri e raggiungendo una velocità massima di 110 Km/h. La linea Peschiere, invece, permette di lanciarsi da Castelmezzano (il punto di partenza si raggiunge con una camminata di 20 minuti, in un ambiente selvaggio e incontaminato; quota di partenza 1019 metri) e arriva a Pietrapertosa (quota di arrivo 888 metri), su una distanza di 1452 metri. Si può volare da soli (gli avventurosi devono avere almeno 16 anni) per sentirsi come Icaro, realizzare una piccola follia o ricaricarsi con una bella dose di adrenalina (uniche precauzioni: pesare dai 40 ai 120 Kg per il volo singolo e max 150 Kg per il volo in coppia e non avere problemi al cuore).