Riga, 28 apr. (askanews) – La presenza italiana nel Battle Group NATO in Lettonia vanta “un apprezzamento unanime” e “contribuisce alla deterrenza nei confronti di possibili minacce provenienti dal confine orientale dell’Alleanza”. Lo spiega Alessandro Monti, ambasciatore italiano a Riga che in un colloquio con askanews sottolinea: “il Governo italiano è in prima linea nel preparare un futuro di pace ed integrazione europea dell’Ucraina”.
askanews: Perché è importante per l’Italia che ci sia tale presenza?
Ambasciatore Monti: “La partecipazione al dispositivo della NATO in Lettonia contribuisce alla deterrenza nei confronti di possibili minacce provenienti dal confine orientale dell’Alleanza. La presenza del contingente italiano – circa 250 militari e 140 mezzi terrestri della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” – rappresenta per l’Italia anche una dimostrazione concreta di amicizia e solidarietà nei confronti di un importante partner dell’Unione Europea come la Lettonia”.
askanews: Come viene percepito il personale italiano dalla popolazione lettone?
Ambasciatore Monti: “Dalla nascita del Battle Group NATO nel 2017 le nostre donne e uomini in uniforme sono presenti in Lettonia, e fin dal principio sono stati accolti ovunque con grande rispetto e gratitudine. Un apprezzamento unanime che ci viene ribadito dalle autorità lettoni in ogni occasione di dialogo politico e che rispecchia un sentimento di simpatia che è facile riscontrare per le strade dei centri urbani nei pressi di Adazi (dove si trova la base, ndr) e della capitale Riga”.
askanews: Come si articola la posizione che ha assunto il nostro Paese?
Ambasciatore Monti: “In una situazione internazionale caratterizzata da una profonda e dolorosa incertezza, Italia e Lettonia restano fianco a fianco nel sostegno all’Ucraina. Lo scorso luglio, in occasione del Summit di Madrid, il nostro Paese ha sostenuto il rafforzamento della presenza dell’Alleanza Atlantica lungo il confine orientale, nel segno della solidarietà europea ed atlantica. Allo stesso tempo, il Governo italiano è in prima linea nel preparare un futuro di pace ed integrazione europea dell’Ucraina. Per questo la Farnesina ha organizzato il 26 aprile a Roma una Conferenza bilaterale di alto profilo istituzionale e imprenditoriale per offrire un contributo concreto alla ricostruzione dell’Ucraina”.
(di Cristina Giuliano e Serena Sartini)