Roma, 27 apr. (askanews) – La presidente del Perù Dina Boluarte ha dichiarato lo stato di emergenza alle frontiere ed ha ordinato il dispiegamento dell’esercito per rafforzare i posti di blocco e bloccare i flussi di migranti.
Centinaia di migranti che si sono recati in Cile, principalmente da Haiti e dal Venezuela secondo le Nazioni Unite, stanno cercando di lasciare il Paese e sono bloccati da settimane al confine tra la città peruviana di Tacna (sud) e Arica, nel nord del Cile. Mentre il Cile inasprisce i controlli sull’immigrazione, molti affermano di voler tornare a casa o spostarsi più a nord, negli Stati Uniti.
Il governo peruviano ha già inviato 200 poliziotti per rafforzare i valichi di frontiera nel tentativo di frenare la criminalità transnazionale. Ieri, la presidente Dina Boluarte ha dichiarato che i soldati saranno schierati per rafforzare la polizia ai valichi di frontiera con Cile, Bolivia, Brasile, Ecuador e Colombia. “La polizia nazionale manterrà il controllo dell’ordine interno con il sostegno delle forze armate”, ha detto ai giornalisti.
Il governo non ha specificato cosa comporterebbe lo stato di emergenza in termini di restrizioni alle libertà individuali e pubbliche, né per quanto tempo rimarrà in vigore.