Genova, 21 apr. (askanews) – “E’ bello oggi vedere qui tanti volti e tanti rappresentanti di tutte le culture politiche e tutte le sensibilità sociali che si riconoscono tutti nella Costituzione perché credo che questo sia davvero il valore del 25 aprile: riconoscersi nella Guerra di Liberazione nazionale e nella Costituzione che ne è seguita. Penso che questo dovrebbe essere ormai, al netto di dibattiti talvolta un po’ oziosi, un valore davvero comune”. Lo ha affermato il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, durante l’evento “La Resistenza del porto” che si è tenuto questa mattina nel porto di Genova.
“Oggi – ha aggiunto il governatore – è un 25 aprile che cade nel secondo anno di una guerra alle porte dell’Europa. Anche la nostra Costituzione che ripudia la guerra ci dice che non c’è una pace senza se e senza ma, la pace esiste solo se c’è libertà e democrazia e talvolta, per conquistarle, si può anche imbracciare un fucile, anzi, si deve farlo. Nella nostra Costituzione c’è scritto tutto questo: io credo che in quella Costituzione si debbano riconoscere oggi tutti gli italiani di qualsiasi parte politica, finendo con discussioni che si sono chiuse tanti anni fa sui moli di questo porto”.
“Prepariamoci dunque – ha concluso Toti – a celebrare un 25 aprile di un grande Paese che guarda al futuro e che ha scritta nella sua Costituzione la parola Repubblica perché quel giorno qualcuno su questi moli, il 25 aprile 1945, ha sacrificato la sua vita anche per la nostra libertà e per costruire questo Paese così bello, oggi libero, dove ognuno di noi può godere di quello che è stato conquistato sui moli del porto di Genova e in tutta la città”.