Genova, 21 apr. (askanews) – “Pianificare e programmare le attività di un porto significa prevederne il futuro, con delle ricadute significative sul tessuto economico e sociale. Quanto sta facendo Bucci, invece, non è chiaro. Esattamente, di chi sta facendo gli interessi? Delle cordate e dei fondi d’investimento (sulle cui ambizioni sembra costruita l’ipotesi progettuale del piano regolatore portuale) o dei cittadini?”. Lo afferma in una nota il deputato del M5s Roberto Traversi, annunciando il deposito di un’interrogazione al Mit per chiedere al titolare del dicastero se è a conoscenza dell’iter avviato dal sindaco di Genova Marco Bucci per ridisegnare il porto e i confini della città. “Il Mit – sottolinea Traversi – sa che, a ponente del terminal Psa, si vuole costruire uno dei maggiori terminal container del Mediterraneo occidentale, con un’ulteriore banchina superiore ai 900 metri? Che a sud del bacino di Pra’, su una nuova diga, troverebbero collocazione gli approdi del porto petroli, una volta che quello di Multedo sarà smantellato per fare posto a una parte dei cantieri delle riparazioni navali a loro volta sfrattati dal Levante dove sta sorgendo il nuovo Waterfront? Sa che a Sampierdarena è previsto il riempimento delle Calate Concenter e Giaccone, benché queste siano vincolate dalla Soprintendenza? E ancora, sa che il gruppo Psa concentrerebbe tutta la sua attività a Pra’, lasciando Calata Sanità, a Sampierdarena, a traghetti e crociere?”. “Ricordiamo al ministro – prosegue il deputato del M5s – che il Ponente si è espresso: il 25 marzo 5 mila cittadini hanno detto ‘no’ all’ipotesi progettuale del Prp redatto dalla squadra commissariale. Non si tratta solo di perplessità, ma di timori fondati: l’ampliamento del porto di Pra’, ad esempio, con i grossi nuovi tombamenti avrebbe delle ricadute ambientali e sociali pesantissime, oltre a sottrarre spazi preziosi di mare e di spiaggia alla collettività e influenzare negativamente la qualità della vita dei residenti che vedrebbero ulteriormente svalutato il loro patrimonio immobiliare”. Traversi infine mette l’accento su alcune “irritualità” dell’iter intrapreso dal sindaco-commissario. Nell’interrogazione, infatti, chiede al ministro “quali iniziative intende intraprendere in qualità di titolare della vigilanza sulle autorità di sistema portuale, quali possano essere le basi giuridiche che abbiano consentito alla struttura commissariale (o al Comune) di convocare e condurre le prime riunioni relative al Prp e su quali basi giuridiche vi abbiano preso parte soggetti apparentemente sprovvisti di ruoli e incarichi specifici”.