Roma, 21 apr. (askanews) – IL FATTO
DISCO VERDE AL DISEGNO DI LEGGE SULLA CONCORRENZA
Il Consiglio dei ministri si è riunito giovedì 20 aprile 2023, alle ore 19.22, a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Giorgia Meloni. Segretario, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano.
Il Consiglio dei ministri è terminato alle ore 19.48.
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, ha approvato, con procedura di urgenza, il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2022. Il testo interviene, tra l’altro, per modificare la disciplina relativa ai piani di sviluppo della rete di trasmissione dell’energia elettrica e le disposizioni sul trasporto e sull’efficienza della rete di distribuzione del gas, con l’individuazione nell'”impresa maggiore di trasporto” del gas (attualmente SNAM) del soggetto tenuto alla trasmissione dei piani decennali di sviluppo della rete, e con la modifica della procedura per l’approvazione del piano decennale di sviluppo della rete elettrica (predisposto da Terna). Inoltre, si prevede la promozione dell’utilizzo dei cosiddetti “contatori intelligenti” ponendo anche obblighi in tal senso in capo alle imprese distributrici; i dati rilevati dai contatori di luce e gas potranno essere messi a disposizione, su richiesta dei clienti, a soggetti terzi per confrontare i prezzi. Si attribuisce all’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (ARERA) il potere di fissare i prezzi del teleriscaldamento.Si introduce la definizione di “infrastruttura di cold ironing”, quale insieme di strutture, opere e impianti realizzati sulla terraferma per l’erogazione di energia elettrica alle navi ormeggiate in porto e si chiarisce che il servizio è considerato di interesse economico generale, con la previsione di uno sconto sulle componenti tariffarie a favore degli utilizzatori finali.Si stabilisce che l’assegnazione delle concessioni di posteggio per il commercio al dettaglio su aree pubbliche avvenga tramite procedure ad evidenza pubblica, ispirate a principi di par condicio e trasparenza, salvaguardando comunque gli interessi degli attuali concessionari e dei lavoratori da questi impiegati, valorizzando i requisiti dimensionali della categoria della microimpresa e fissando il numero massimo di concessioni di cui ciascun operatore può essere titolare, possessore o detentore. Si fissa in dieci anni la durata massima della concessione.Si prevede che i procedimenti di rinnovo delle concessioni che erano in scadenza al 31 dicembre 2020, non conclusi alla data di entrata in vigore della legge, debbano essere chiusi entro i sei mesi successivi, con assegnazione della concessione secondo quanto previsto dalla normativa in vigore alla scadenza e, quindi, per una durata di 12 anni.Le concessioni non interessate dai procedimenti di rinnovo di cui al paragrafo precedente hanno validità sino al 31 dicembre 2025 anche in deroga al termine previsto nel titolo concessorio e ferma restando l’eventuale maggior durata prevista. Sono semplificate le procedure per le vendite promozionali, consentendo l’invio di una comunicazione unica nel caso di esercizi ubicati in comuni diversi e tenendo a disposizione delle autorità di controllo la relativa documentazione, in forma cartacea o visionabile da web all’indirizzo internet indicato dall’esercente. Si amplia da 45 a 90 giorni il termine entro il quale l’Autorità garante della concorrenza e del mercato (AGCM) deve comunicare, alle imprese interessate e al Ministero delle imprese e del Made in Italy, le proprie conclusioni di merito sulle operazioni di concentrazione di imprese (fusione, acquisizione di azioni, costituzione di new-co) soggette a comunicazione preventiva che ritiene suscettibili di essere vietate. Si individua l’AGCM quale autorità nazionale competente in materia di mercati equi e contendibili nel settore digitale, in relazione ai servizi di piattaforma di base (es. servizi di intermediazione online, motori di ricerca, social network). All’Autorità si attribuiscono, anche in tale ambito, i poteri di indagine previsti in materia di concorrenza e quelli sanzionatori.
OBIETTIVO SUL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 20 APRILE 2023
RENATO BRUNETTA NOMINATO NUOVO PRESIDENTE DEL CNEL
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni, ha deliberato la nomina del prof. Renato Brunetta a Presidente del Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro (CNEL).Inoltre, su proposta del Ministro della difesa Guido Crosetto, il Consiglio dei ministri ha deliberato l’avvio della procedura per il conferimento all’Ammiraglio ispettore capo Pietro Covino dell’incarico di Presidente della Cassa di previdenza delle Forze armate; il conferimento delle funzioni di Direttore dell’Ufficio centrale del bilancio e degli affari finanziari della Difesa al tenente generale del ruolo normale del Corpo di commissariato dell’Esercito Stefano Rega.
LE ALTRE DECISIONI DEL CDM DEL 20/04/2023
INFORMATIVE
Il Ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, ha svolto una informativa al Consiglio dei ministri sull’avvio del “Piano generale di semplificazione per il settore della scuola”. Gli obiettivi strategici del Piano sono: l’aumento e il miglioramento dei servizi scolastici per studenti e famiglie; la riorganizzazione dei processi funzionali all’avvio dell’anno scolastico, anche al fine di garantire la presenza dei docenti di ruolo a partire dal primo giorno di scuola; il rafforzamento dell’alleanza tra i vari protagonisti del sistema scolastico; la drastica riduzione degli adempimenti burocratici a carico degli istituti scolastici e l’assistenza nella gestione di misure complesse, affinché i dirigenti possano concentrarsi sul miglioramento dell’attività educativa. Gli interventi, previsti nel numero di venti, sono stati definiti al termine di un percorso che ha coinvolto i sindacati, le associazioni e il personale scolastico e avranno un’attuazione graduale e diversificata, in funzione della loro complessità.
LEGGI REGIONALI
Il Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro per gli affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato quindici leggi regionali e ha quindi deliberato di impugnare la legge della Regione Sardegna n. 1 del 21/02/2023, “Legge di stabilità 2023” in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, violano l’articolo 117, terzo comma, della Costituzione; la legge della Regione Siciliana n. 2 del 22/02/2023, “Legge di stabilità regionale 2023-2025”, in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale violano gli articoli 3, 9, 97, 117, primo comma, secondo comma, lett. e), g) e l), e terzo comma, 119, quinto comma, nonché l’articolo 81, comma tre, relativamente alla copertura finanziaria; Inoltre, il Consiglio dei ministri ha deliberato di non impugnare: la legge della Regione Abruzzo n. 10 del 15/02/2023, recante “Disciplina del sistema turistico regionale”; la legge della Regione Friuli Venezia Giulia n. 5 del 17/02/2023, recante “Modifiche alla legge regionale 5 dicembre 2005, n. 29 (Normativa organica in materia di attività commerciali e di somministrazione di alimenti e bevande. Modifica alla legge regionale 16 gennaio 2002, n. 2 “Disciplina organica del turismo”)”; la legge della Regione Marche n. 2 del 10/02/2023, recante “Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 19 novembre 2012, n. 33 (Disposizioni regionali in materia di apicoltura)”; la legge della Regione Sardegna n. 2 del 21/02/2023, recante “Bilancio di previsione 2023-2025”; la legge della Regione Calabria n. 6 del 24/02/2023, recante “Misure urgenti per le attività di affiancamento nell’attuazione del PNRR e dei fondi SIE”; la legge della Regione Calabria n. 8 del 24/02/2023, recante “Modifiche leggi regionali e disposizioni normative”; la legge della Regione Calabria n. 9 del 24/02/2023, recante “Disciplina del sistema di protezione civile della regione Calabria”; la legge della Regione Siciliana n. 3 del 22/02/2023, recante “Bilancio di previsione della Regione siciliana per il triennio 2023-2025”; la legge della Regione Friuli-Venezia Giulia n. 9 del 03/03/2023, recante “Sistema integrato di interventi in materia di immigrazione”;la legge della Regione Liguria n; 4 del 28/02/2023, recante “Disposizioni di adeguamento in materia di contabilità e di controllo della normativa sugli enti regionali”;la legge della Regione Liguria n; 5 del 28/02/2023, recante “Disciplina del servizio civile regionale”; la legge della Regione Toscana n; 6 del 28/02/2023, recante “Istituzione dell’elenco degli operatori economici della Giunta regionale da invitare alle procedure negoziate per l’affidamento di lavori pubblici, nelle ipotesi previste dalla normativa vigente in materia di appalti; Modifiche alla l.r. 18/2019”; la legge della Regione Toscana n. 10 del 10/03/2023, recante “Ratifica dell’intesa tra le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano per l’istituzionalizzazione della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome”.