Alessandro Marangoni porta Rossini nel mondo con Icma Awards – askanews.it

Alessandro Marangoni porta Rossini nel mondo con Icma Awards

Il 21 aprile al Gala di Breslavia, trasmesso da Deutsche Welle
Apr 18, 2023

Roma, 18 apr. (askanews) – Alessandro Marangoni, unico italiano insieme ad Antonio Pappano con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, ha vinto gli International Classical Music Awards ICMA 2023 con lo Special Achievement Award per il suo monumentale lavoro su Rossini in 13 album con 20 inediti ritrovati dall’artista.

Il 21 aprile Marangoni si esibirà nel Gala ICMA al Forum di Breslavia, già sold out, in apertura della serata di premiazione che verrà trasmessa da Deutsche Welle, radio e webtv tedesca trasmessa in cinque lingue nel mondo.

Pianista di ricerca, sin da giovanissimo devoto a repertori rari, riscopritore di inediti dimenticati, ma anche virtuoso nell’affrontare con coraggio vere sfide come il Gradus ad Parnassum di Clementi, attivissimo concertista dal debutto in Scala nel 2007, curioso indagatore di ogni divulgazione, a soli 42 anni la lista delle pubblicazioni discografiche rare, dei riconoscimenti internazionali e delle iniziative a sostegno di una visione “olistica” della musica rendono la carriera di Alessandro Marangoni davvero diversa e unica nel panorama odierno.

E non fa eccezione in questo il pluripremiato, acclamato e monumentale progetto rossiniano, che corona ben 10 anni di lavoro con 13 rarissime incisioni dei Péchés de vieillesse, inclusi 20 inediti ritrovati dallo stesso Marangoni tra Fondazione Rossini e collezioni private. Il cofanetto di Marangoni è dunque oggi l’unica integrale al mondo di tutta la musica da camera di Rossini e verrà premiato per la sua patente eccezionalità il 21 aprile nel Gala ICMA di Breslavia alla presenza della migliore critica internazionale.

“Devo ammettere – ha spiegato Marangoni – che la curiosità e il mio amore per Rossini è stato un irresistibile viaggio alla fonte, Pesaro, quindi la Fondazione Rossini, il Rossini Opera Festival, senza dimenticare l’amicizia e collaborazione con Alberto Zedda, Bruno Cagli e Philip Gossett che mi hanno spronato nella mia ricerca e aiutato con le fonti manoscritte. Sono davvero onorato e felice di ricevere questo premio così importante, che mi dà ancora più coraggio nel proseguire sulla strada che ho intrapreso e sull’importanza di mettersi al servizio della musica per donare qualcosa di bello e anche di nuovo a tutti, in particolare al pubblico che mi segue con affetto da anni”.