Udine, 17 apr. (askanews) – “Il messaggio che il centrosinistra lancia all’Italia da Udine è di questo tipo: io sono un candidato civico che guidava una coalizione dove c’erano anche altri partiti, come Pd, Terzo Polo e Verdi Sinistra. Marchiol è un altro candidato civico che guidava una coalizione dove c’erano anche altri partiti come il M5S. Abbiamo dimostrato che con pazienza, equilibrio ed articolata su due turni, siamo riusciti a mettere insieme una coalizione ampia che però, in un contesto civico, ha trovato il contesto dove ci si può trovare l’accordo”. Lo ha detto il neosindaco di Udine, Alberto De Toni, arrivato in piazza a Udine, dove ha raccolto l’applauso del popolo del centrosinistra.
“La lezione è questa: se mettiamo davanti i problemi effettivi e ci spogliamo di ideologie o vecchi conflitti possiamo costruire un futuro di grande unità” ha aggiunto il sindaco.
De Toni, sostenuto dalle liste Partito Democratico, Azione-Italia Viva Renew Europe, De Toni sindaco e Alleanza Verdi e Sinistra, è stato eletto sindaco di Udine nel turno di ballottaggio con 18.576 voti pari al 52,85 per cento. Il primo cittadino uscente, Pietro Fontanini, appoggiato dalle liste Fontanini sindaco, Identità civica, Lega Fvg per Salvini premier, Fratelli d’Italia con Giorgia Meloni, Forza Italia e Unione di Centro, ha ottenuto 16.573 voti pari al 47,15 per cento.
“È stato un risultato di misura però abbastanza chiaro – ha proseguito De Toni -. Mi ha telefonato Fontanini, mi ha fatto i complimenti. Io l’ho ringraziato per la correttezza della campagna elettorale, gli ho detto che cercherò di creare nel consiglio comunale un clima di collaborazione perché adesso abbiamo bisogno di fare il bene della città e di tutto il Friuli. Lui me l’ha assicurato. Penso che sia l’epilogo più bello di questa campagna elettorale che è stata vera, dialettica, ma sempre corretta”. Soffermandosi sui programmi, De Toni ha aggiunto che “abbiamo la grande opportunità di ripartire con dei progetti di sviluppo della città, abbiamo bisogno dell’intelligenza e della competenza di tutti”.
Conversando con i giornalisti, De Toni ha precisato che “più che un conduttore alla meta, vorrei essere un costruttore di contesti, dove tutti possono partecipare e portare i loro contributi. L’intelligenza è distribuita e non vogliamo coglierla in tutte le persone di buona volontà. Penso che le istituzioni abbiano il dovere di collaborare per il bene del territorio. La farò assieme alle varie associazioni di categoria e di tutti i tipi, perché non c’è solo il sindaco, c’è l’intero territorio. Voglio lavorare alla coesione territoriale, perché l’unione fa la forza. Le attività economiche, sociali e culturali sono i tre assi fondamentali, oltre a quelle sanitarie”