Cambria: costante crescita della richiesta in Italia e all’estero
Milano, 17 gen. (askanews) – Nel 2022 sono stati imbottigliati 43.651,09 ettolitri di vino, pari a poco piu’ di 5,8 milioni di bottiglie, con una crescita del 28,68% rispetto al 2021. Un dato che, se confrontato con il 2019, ultimo anno prima dell’inizio della crisi pandemica e che si era chiuso gia’ in modo molto positivo, sale al 34,6%. Lo ha reso noto il Consorzio di Tutela Etna Doc, che con il suo presidente Francesco Cambria, ha spiegato che “se gli ottimi dati del 2021 potevano essere visti come un normale rimbalzo rispetto all’anno precedente grazie soprattutto alla riapertura del mondo Horeca, quelli relativi al 2022 certificano ora in modo inconfutabile la grande e costante crescita della richiesta sia sul mercato nazionale che internazionale”.
Scendendo nel dettaglio delle singole tipologie, l’Etna Rosso, che rappresenta poco piu’ del 50% dell’imbottigliato complessivo, cresce del 28,36%, pari a 23.365,31 ettolitri. Crescita altrettanto sostenuta anche per la seconda tipologia piu’ imbottigliata, l’Etna Bianco, con il 28,08%, pari a 14.366,09 ettolitri. In una nota, il Consorzio spiega che spiccano, anche se su numeri complessivi piu’ piccoli, le ottime performance di due tipologie sempre piu’ richieste dai consumatori, vale a dire l’Etna Bianco Superiore, le cui uve devono provenire esclusivamente dal Comune di Milo sul versante est del vulcano, che cresce del 67,19% con 746,48 ettolitri imbottigliati, e l’Etna Rosato, salito del 45,53% con 3.880,61 ettolitri imbottigliati. Stabile, ma sempre in crescita l’Etna Spumante, +5,85% con 792,65 ettolitri imbottigliati.
Gli unici dati con segno meno sono relativi all’Etna Rosso Riserva, -26,30% con 146,87 imbottigliati, e all’Etna Spumante Rosato, -19,73% con 353,08 ettolitri imbottigliati, che derivano piu’ da singole scelte produttive che non da minori richieste da parte del mercato.
“Al di la’ dell’andamento generale e delle differenze presenti nelle singole tipologie della nostra denominazione, emerge un aspetto che probabilmente e’ quello che piu’ di tutti ci riempie di orgoglio e dona grande fiducia per il futuro: la credibilita’” ha proseguito Cambria, sottolineando che “i nostri vini sono riusciti a conquistarsi una posizione di grande prestigio all’interno del mercato locale, nazionale e anche nei principali Paesi dell’export grazie a scelte oculate da parte di tutta la base produttiva, che puntano a preservare la qualita’ e la tipicita’ del nostro terroir”.
“I dati sono evidenti e certificano una crescita che possiamo certamente definire da record” ha affermato il direttore del Consorzio, Maurizio Lunetta aggiungendo che “negli ultimi 10 anni la superficie dei vigneti Etna Doc e la produzione di bottiglie e’ quasi raddoppiata”. “Si puo’ affermare che la crescita e’ legata sia al rafforzamento dei mercati in cui siamo gia’ presenti e sia alla forte spinta data dall’enoturismo, che vede l’Etna tra le destinazioni piu’ ambite dai wine lovers di ogni parte del mondo” ha proseguito Lunetta, chiosando “i numeri ci danno ci danno grande energia e fiducia e confermano la necessita’ di gestire la crescita della denominazione con oculatezza e responsabilita’”.
Consorzio Etna Doc: nel 2022 +28% ettolitri di vino imbottigliati
Milano, 17 gen. (askanews) – Nel 2022 sono stati imbottigliati 43.651,09 ettolitri di vino, pari a poco piu’ di 5,8 milioni di bottiglie, con una crescita del 28,68% rispetto al 2021. Un dato che, se confrontato con il 2019, ultimo anno prima dell’inizio della crisi pandemica e che si era chiuso gia’ in modo molto positivo, sale al 34,6%. Lo ha reso noto il Consorzio di Tutela Etna Doc, che con il suo presidente Francesco Cambria, ha spiegato che “se gli ottimi dati del 2021 potevano essere visti come un normale rimbalzo rispetto all’anno precedente grazie soprattutto alla riapertura del mondo Horeca, quelli relativi al 2022 certificano ora in modo inconfutabile la grande e costante crescita della richiesta sia sul mercato nazionale che internazionale”.
Scendendo nel dettaglio delle singole tipologie, l’Etna Rosso, che rappresenta poco piu’ del 50% dell’imbottigliato complessivo, cresce del 28,36%, pari a 23.365,31 ettolitri. Crescita altrettanto sostenuta anche per la seconda tipologia piu’ imbottigliata, l’Etna Bianco, con il 28,08%, pari a 14.366,09 ettolitri. In una nota, il Consorzio spiega che spiccano, anche se su numeri complessivi piu’ piccoli, le ottime performance di due tipologie sempre piu’ richieste dai consumatori, vale a dire l’Etna Bianco Superiore, le cui uve devono provenire esclusivamente dal Comune di Milo sul versante est del vulcano, che cresce del 67,19% con 746,48 ettolitri imbottigliati, e l’Etna Rosato, salito del 45,53% con 3.880,61 ettolitri imbottigliati. Stabile, ma sempre in crescita l’Etna Spumante, +5,85% con 792,65 ettolitri imbottigliati.
Gli unici dati con segno meno sono relativi all’Etna Rosso Riserva, -26,30% con 146,87 imbottigliati, e all’Etna Spumante Rosato, -19,73% con 353,08 ettolitri imbottigliati, che derivano piu’ da singole scelte produttive che non da minori richieste da parte del mercato.
“Al di la’ dell’andamento generale e delle differenze presenti nelle singole tipologie della nostra denominazione, emerge un aspetto che probabilmente e’ quello che piu’ di tutti ci riempie di orgoglio e dona grande fiducia per il futuro: la credibilita’” ha proseguito Cambria, sottolineando che “i nostri vini sono riusciti a conquistarsi una posizione di grande prestigio all’interno del mercato locale, nazionale e anche nei principali Paesi dell’export grazie a scelte oculate da parte di tutta la base produttiva, che puntano a preservare la qualita’ e la tipicita’ del nostro terroir”.
“I dati sono evidenti e certificano una crescita che possiamo certamente definire da record” ha affermato il direttore del Consorzio, Maurizio Lunetta aggiungendo che “negli ultimi 10 anni la superficie dei vigneti Etna Doc e la produzione di bottiglie e’ quasi raddoppiata”. “Si puo’ affermare che la crescita e’ legata sia al rafforzamento dei mercati in cui siamo gia’ presenti e sia alla forte spinta data dall’enoturismo, che vede l’Etna tra le destinazioni piu’ ambite dai wine lovers di ogni parte del mondo” ha proseguito Lunetta, chiosando “i numeri ci danno ci danno grande energia e fiducia e confermano la necessita’ di gestire la crescita della denominazione con oculatezza e responsabilita’”.