Roma, 17 apr. (askanews) – “Sulla Protezione speciale non c’è una eliminazione, ma un fortissimo restringimento rispetto alle maglie allargate del passato. Faccio presente che nel 2021 di 53 mila domande presentate e 52 mila esaminate, solo 7.000 di quelle accolte riguardano la protezione speciale. Alla fine stiamo parlando del 12%; l’anno successivo il 20%. Non riguarda tutti, dunque. Tra l’altro, è una forma di protezione che non è richiesta come ‘obbligatoria’ dall’Europa, ma è rimessa alla discrezionalità dei singoli Stati”. Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati, Tommaso Foti, in un’intervista a Il Tempo. “Quando non si ha nulla da dire posso capire che si faccia rumore. Si vogliono stringere i bulloni non rispetto ai rifugiati, ma rispetto ai clandestini. Ricordo che in alcune città italiane le stazioni sono accessibili solo in orario diurno. Forse qualcuno a sinistra vuole continuare così solo per perseguire un fine politico. L’opinione della Schlein non mi turba” ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera. “Mi pare evidente che le regioni di sinistra per fare un dispetto al governo hanno deciso contro gli interessi dei cittadini che devono amministrare. Il nodo è solo politico, non c’è un nodo tecnico. Già in passato fu dichiarata l’emergenza quando il numero di immigrati aveva raggiunto, come in questi mesi, livelli notevoli. Questa è semplicemente una ‘piazzata’. La loro opposizione vale quanto il due di coppe quando la briscola è bastoni”.