Milano, 15 apr. (askanews) – La luce, in primis, e il suo corrispettivo antitetico, l’ombra quale proiezione misteriosa, entità invisibile in assenza di luminosità: questi i temi al centro di “Chiara Dynys. L’ombra della luce”, il focus espositivo dell’artista Chiara Dynys, a cura di Daniela Ferrari, in programma presso il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto dal prossimo 22 aprile fino al 27 agosto 2023.
La scultura Gold Shell, come una soglia magica, accoglie nella piazza del museo i visitatori: una grande struttura di metallo lucente, che disegna nell’aria la forma simbolo tipica del linguaggio dell’artista e dà consistenza all’idea dell’andare oltre e del passaggio, un tema cruciale nella sua poetica.
All’interno del foyer e in collaborazione con Building, le sette Giuseppe’s Door. Dalla luce evocata dalla grande porta che si staglia in piazza e dalle sculture piccole, si passa alla luce della consapevolezza emanata degli Enlightening Books, libri illuminanti, esposti sempre nel foyer del museo: libri di vetro sabbiato e dipinto a mano, simbolo di quanto il sapere chiarisca la nostra visione del mondo, nelle versioni bianco opalescente di Building. “Quella è l’illuminazione, la luce della conoscenza: quella è la magia” dice Dynys. “Come accade nella vita reale, tra tutti i libri possibili, solo alcuni sono “illuminati”, poiché non tutti illuminano il nostro cammino esistenziale”.
Un legame a doppio filo quello di Chiara Dynys con il Mart. Con Giotto Behind the Mirror, installazione site specific ispirata alla perfezione del grande Maestro, l’artista è fra i protagonisti della mostra “Giotto e il Novecento”, a cura di Alessandra Tiddia e tutt’oggi in corso presso il museo, prorogata fino al primo maggio.