Roma, 13 apr. (askanews) – “Nel maggio del 2020 abbiamo siglato un accordo con Google e Tim per l’apertura di due nodi cloud o region cloud in Italia a Milano e Torino. Oggi vedere il compimento del percorso allora delineato con l’apertura del nodo di Torino è un passo importante per Intesa Sanpaolo, per l’Italia e per i territori interessati, tanto più se consideriamo come era la situazione nel 2020 tra pandemia e incertezze di varia natura”. Lo ha sottolineato Massimo Proverbio, chief It, digital & innovation officer di Intesa Sanpaolo.
“Innanzitutto – ha spiegato il manager – è fondamentale ricordare quanto questo progetto sia importante per Intesa Sanpaolo. Il nostro percorso di digitalizzazione parte dall’aver aperto un nodo cloud a Torino, vicino al nostro centro It di Moncalieri. Questa vicinanza è la pietra angolare su cui stiamo costruendo la nuova piattaforma informatica del nostro gruppo, a partire da IsyBank. L’avere un hyperscaler cloud sul territorio italiano, con i dati in Italia e che risponde appieno alle esigenze stringenti di una banca regolata dalla Bce, ci consente di sfruttare appieno le nuove tecnologie, come l’intelligenza artificiale, in modo consapevole e responsabile a servizio dei nostri clienti”.
“Il secondo aspetto importante dell’apertura di due nodi cloud sul territorio italiano è l’enorme impatto positivo per le imprese e la pubblica amministrazione. Nel nostro paese abbiamo notoriamente imprese molto dinamiche e flessibili che a volte, però, mancano della scala dimensionale necessaria a fare investimenti in tecnologia. Lo stesso vale per una parte della Pa, ad esempio per i comuni italiani, il 70% dei quali ha meno di 5.000 abitanti. Ora tutte queste realtà potranno accedere a una infrastruttura ‘a scala’, che risponde ai requisiti di un grande gruppo bancario come Intesa Sanpaolo. Abbiamo contribuito a fare di Torino il data center per l’Italia”.
“Il terzo aspetto è relativo all’impatto sui territori. L’indotto derivante dalla costruzione e dalla gestione dei nodi cloud si quantifica in occupazione e pil. A Torino, inoltre, l’accordo con Google e Tim prevede l’apertura alle Ogr di Open Future, un centro sull’Ai a servizio di scuole, start-up e pmi del territorio”.