Roma, 12 apr. (askanews) – “Glencore Spa deve riavviare gli impianti dei siti delle aziende controllate che producono materie prime come piombo e zinco presso il distretto industriale del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano, in Sardegna, salvaguardando livelli produttivi ed occupazionali. L’ipotesi di riconversione industriale presentata da Glencore è allo stato di progetto di ‘fattibilità’, insufficiente a tutelare produzioni e posti di lavoro”. Così le segreterie nazionali, regionali e le rappresentanze dei lavoratori di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil che oggi hanno incontrato da remoto, la sottosegretaria al Mimit Fausta Bergamotto. Alla riunione erano collegate anche le istituzioni regionale e locali. Le organizzazioni sindacali, si legge in una nota, hanno chiesto la tutela dei circa 1.450 lavoratori interni ed esterni dei siti produttivi di Portovesme e di San Gavino, sollecitando un fattivo impegno del Gruppo industriale che oggi non era presente all’incontro ministeriale. “Ci vogliono impegni precisi – hanno concluso i sindacati – per rimettere in marcia gli impianti delle attività tuttora ferme, al di là delle discutibili posizioni aziendali, per difendere il lavoro ed i lavoratori. Riteniamo che la produzione delle materie prime succitate sia strategica~per l’economia nazionale e per questo vada tutelata nel migliore dei modi possibili. In questo senso il sindacato entrerà a far parte di un gruppo di lavoro dedicato, presieduto dal Sottosegretario Bergamotto, composto da dodici rappresentanti delle istituzioni locali, del Gruppo industriale e delle organizzazioni sindacali medesime. Il gruppo opererà fino al 30 giugno per ricercare soluzioni idonee a quanto auspicato dai lavoratori interessati”.