Roma, 12 apr. (askanews) – Lugo di Romagna, la città in provincia di Ravenna che ha dato i natali e ospita il museo dedicato a Francesco Baracca, il più famoso eroe dell’aria italiana, diventa il 38esimo comune di Città dei Motori, la rete Anci del Made in Italy motoristico.
Un’adesione che avviene in un anno particolarmente significativo per il comune, come ricorda il sindaco di Lugo, Davide Ranalli: “Siamo felici di essere entrati in questa importante associazione e di averlo fatto grazie al voto unanime del Consiglio Comunale. Ci sono tanti motivi per essere parte di questa famiglia che coinvolge tanti comuni italiani e in questo 2023 anche due eccezionali anniversari che ci stanno coinvolgendo direttamente. Il centenario dell’Aeronautica Militare e il centesimo anniversario della prima edizione della gara del circuito del Savio, a Ravenna, l’inizio di un rapporto intenso tra la famiglia di Francesco Baracca, il nostro illustre concittadino e pioniere dell’aviazione italiana, e un giovanissimo pilota di nome Enzo Ferrari. Quel rapporto portò al dono del cavallino rampante, lo stemma del suo aereo. Ci sentiamo quindi a pieno nella storia del motorismo italiano e ringraziamo per questa ulteriore opportunità che abbiamo con il nostro ingresso tra le Città dei Motori”.
“Siamo davvero lieti dell’ingresso di Lugo, città natale di Francesco Baracca – ha sottolineato Luigi Zironi, sindaco di Maranello e presidente di Città dei Motori – Tra i punti di forza della nostra Rete Anci c’è senz’altro la capacità di raccontare con passione gli intrecci della storia motoristica italiana che coinvolgono i Comuni soci. Spesso i marchi del Made in Italy hanno incrociato sul proprio cammino personaggi straordinari, a volte capaci di cambiarne il destino. Come nel caso del Cavallino Rampante, che è oggi il logo più riconoscibile al mondo”
Oltre a Francesco Baracca, Lugo di Romagna ha dato i natali anche a Fabio Taglioni, ingegnere e progettista della Ducati per cui realizzò negli anni ’50 anche il primo motore con sistema desmodromico per moto, che permise alla casa di Borgo Panigale di conquistare gare e campionati su strada e in pista. Tecnologia che ancora oggi deriva dai progetti sviluppati dall’ingegnere lughese.