Roma, 6 apr. (askanews) – La cosiddetta “autonomia differenziata” non dovrebbe avere ricadute concrete e immediate sull’affidabilità creditizia delle regioni, dato che la riforma “non comporta un deterioramento dei saldi o del debito” ma potrebbe accentuare i divari tra Regioni. Lo afferma Standard & Poor’s Global, in uno studiO in cui avverte che è comunque difficile valutare l’impatto di una riforma senza averne tutti i dettagli.
In generale “non ci attendiamo che le performance regionali si deteriorino o che i debiti aumentino, indipendentemente dalle responsabilità addizionali assegnate. La proposta stabilisce che la decentralizzazione delle competenze deve essere compatibile con le regole regionali di bilancio definite dalla Costituzione. Questa norma – rileva S&P – è molto rigorosa e ha efficacemente contenuto deficit e debiti regionali negli ultimi sette anni”.
“Il maggiore rischio sull’affidabilità creditizia regionale sarebbe una stima sbagliata sulle risorse addizionali che verranno trasferite in base alle nuove responsabilità. Questo – dice ancora l’agenzia – potrebbe rappresentare un problema sia livello statistico sia sulla dinamica. Per esempio, se la spesa devoluta tendesse a crescere a un ritmo più rapido delle fonti di gettito e questo differenziale non venisse corretto nel corso del tempo”.